Bignami Day 2015: Appena il tempo di riaversi dalle intense giornate dell’IWA di Norimberga e subito ci si rimette al lavoro per un appuntamento atteso e gradito: il Bignami Day altrimenti detto l’Hausmesse in cui confluiscono armieri e giornalisti di settore per cogliere opportunità commerciali i primi e notizie dell’ultima ora i secondi.
di Emanuele Tabasso
Son diciassette le manifestazioni organizzate dalla Bignami per mostrare alla clientela e alla stampa di settore le novità delle proprie rappresentate e il clima particolarmente amichevole consente un’attenzione approfondita sui prodotti esposti. Come sempre si usufruisce di una carrellata esauriente su molti settori dove le Case hanno investito in ricerca per aggiornare gli elementi di spicco del loro panorama e catturare insieme l’attenzione dei visitatori. Nelle giornata del 22, 23 e 24 marzo ci si è alternati a fianco delle bacheche focalizzando non tutto certamente, ma le cose di particolare interesse legato alla caccia e al tiro con canna rigata: alla base troviamo filoni differenziati che da un lato privilegiano i vertici nella scala di vendita e dall’altro si sondano spazi più abbordabili: è un classico dei periodi difficili e quelli che stiamo vivendo lo sono senza meno per cui mantenere una gamma verticistica è qualificante conseguendo i numeri di vendita usuali per tale segmento dove gli acquirenti non sono toccati da certe considerazioni.
Nella terra di mezzo, per dirla con Tolkien, si trova oramai di tutto, a quotazioni interessanti, specie se lo si rapporta alla qualità di quanto offerto. C’è poi il terreno di scontro su quelli considerati i primi prezzi o le quotazioni d’ingresso al mercato dove anche le firme prestigiose cercano di ritagliarsi una cospicua fetta di pezzi venduti: la diaspora operativa, le conoscenze specifiche del campo, i costi che son pur sempre funzione della massa critica trattata, fanno sì che nobili aziende propongano gradevoli soluzioni a prezzi che inchiodano l’attento osservatore a cui smuovono i precordi e sovente anche il portafoglio. Nel giro del mercato in cui molti privati comprano e rivendono in breve tempo per accedere a qualcosa di diverso il marchio nobile riveste i termini di un robusto ancoraggio del valore, e la cosa è tutt’altro che disprezzabile.
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Nelle ottiche parliamo dunque di Zeiss che alle linee Conquest e Victory aggiunge quella denominata Terra, nome quanto mai appropriato perché binocoli e ottiche da mira riservano una quotazione su cui non si passano impunemente gli occhi: le prove esperite in loco non lasciano dubbi sulla proposta che andrà bene per molti novizi e per altrettanti scafati utilizzatori che hanno ben capito quello di cui hanno necessità e quanto pagarlo: sarà pure visto come un criterio utilitaristico, ma i tempi lo caldeggiano, almeno per molti e l’azienda di Wetzlar è pronta a soddisfare le nuove esigenze. Nella linea alta l’inserimento del Victory V8 1,1-8×30 completa la gamma della serie all’avanguardia della tecnica: campo visivo da 40 m a 100, pupilla di uscita da 10 mm, punto luminoso più piccolo e più evidente fanno del nuovo V8 non un cannocchiale da battuta, ma un polivalente con vasto campo di operatività.
Particolare l’apparato della Nite Site già presente lo scorso anno e ora riproposto con miglioramenti: si aggiunge al cannocchiale e riprende fotogrammi o filmato di quel che si inquadra, trasferendolo anche direttamente al tablet o altro apparecchio equivalente. Il controllo dell’esito di un tiro di caccia è a portata di mano, anzi di schermo. Sempre nelle ottiche troviamo la recente acquisizione da parte di Bignami per la distribuzione del marchio inglese Hawke con proposte specifiche nei diversi settori come binocoli, monoculari e ottiche da puntamento, queste ultime in un modello specifico per il Field Target con ampia ruota di taratura. Meopta già ben provvista di modelli inserisce un nuovo punto rosso, il Meored, con le due misure da 3 e da 5 MOA, resistente, impermeabile e abbinabile con visori notturni, funzionale con regolazioni demandate a un solo pulsante laterale.
Nei fucili rigati Sauer & Sohn tiene banco presentando il Modello 404 declinato in diversi allestimenti: abbiamo provato quello denominato Synchro in calibro .300 Win. Mag. La piacevolezza di impiego, l’aspetto prestigioso, le soluzioni tecniche meritano una trattazione a parte che seguirà a breve. La storica marca tedesca ha così nella sua gamma anche il fucile che copre il settore Premium con piena e soddisfacente autorevolezza. A questa novità si aggiungono i conosciuti Modelli 101 S, 202 e il 303 semiautomatico. Disponibile ancora qualche esemplare del magnifico Mod. 92: i collezionisti possono farci un pensiero. Di altra fattura e destinazione il Savage Mod. Scout, una nuova edizione dell’affidabilissima meccanica di Nicholas Brewer studiata per un fucile maneggevole, pratico, preciso e a costo assai limitato con la calciatura in sintetico color sabbia e appoggia guancia regolabile. La cameratura è limitata al .308 Win. la canna corta è dotata di rompifiamma, sul dorso troviamo la slitta tipo Picatinny, il caricatore è a pacchetto estraibile e il grilletto del tipo AccuTrigger. Non manca una piccola e robusta diottra regolabile. Sempre dalla stessa Casa la versione target Mod.10 FCP – SR con canna pesante e scanalata con filettatura in volata per il montaggio di rompifiamma o compensatore. Anche qui caricatore estraibile e base Picatinny completano la dotazione. Nel settore dei superleggeri il Mod. 16 LWH monta una classica calciatura in legno, canna priva di mire e camera i calibri .223 Rem., .243 Win., .270 Win., 7-08 Rem., .308 Win. Non si possono tralasciare i tipi a percussione anulare come il nuovo Mod. A 17 Semiauto nel pregevole calibro .17 HMR dotato di calciatura tipo varmint in polimero, caricatore estraibile e basi per l’ottica. Anche Ruger ha una nuova piccola .22 LR calciata in legno laminato, canna bull barrel Match da 20” e caricatore amovibile da 10 colpi. Sempre sulla cresta dell’onda i classici Mod. 77 in molte varianti e l’American Rifle, primo prezzo della Casa.
La Mauser sottopone a una clientela raffinata l’ultima versione del Classic 98 Magnum per la caccia grossa: all’insuperata unghia dell’estrattore positivo si aggiunge ora l’eccellente sicura a tre posizioni derivata dal Mod.12 (a sua volta presa dal Winchester Mod. 70), di pari sicurezza rispetto alla tradizionale a bandiera, ma con il vantaggio di poter montare l’ottica molto bassa. Nel settore varmint rivediamo il Mod. 03-S Target con freno di bocca, bipiede anteriore e monopiede posteriore regolabili per esser sempre pronti al tiro in ogni situazione: .308 Win. e .300 Win. Mag. i due calibri proposti. La Merkel propone nella sua vasta produzione la carabina RX.Helix dotata di movimento in linea e chiusura a testina rotante con sei alette nella versione che ha nella facilità di scomposizione uno dei punti di forza. Interessante per tutt’altro verso il compatto kipplauf K3 Extreme con canna di sezione media scanalata lunga 51 cm, molto preciso e di peso molto contenuto. CZ ha nelle tre serie denominate 550, 557 e 527 i punti di forza delle carabine a fuoco centrale e il rapporto qualità, prezzo, prestazioni convince anche i dubbiosi. Da tenere in conto anche i kipplauf con il marchio Brno, maneggevoli e assai economici.
Mantengono le posizioni acquisite marche che non necessitano di ulteriori precisazioni come Weatherby, Christensen, H-S Precision mentre risale a livelli consoni alla sua storia il marchio Haenel, da qualche anno nuovamente presente sul panorama armiero.