È di queste ore la notizia del manifesto presentato al Governo da parte delle principali organizzazioni animal ambientaliste nel corso degli stati generali dell’economia tenutisi a Roma. Non ci stupisce l’accondiscendenza di questo governo nei confronti delle scellerate proposte avanzate dagli animal-ambientalisti che, se attuate, metterebbero in pericolo non solo la caccia per la quale è stata chiesta l’esplicita abolizione, ma anche l’allevamento, l’agricoltura, la trasformazione delle pelli, la pesca, le attività sportive, ecc… Siamo stati facili profeti quando abbiamo invitato tutti i rappresentanti di tutte le attività portatrici della Cultura rurale ad unire le forze per contrastare e respingere gli attacchi dei nostri comuni nemici. Abbiamo constatato che i nemici dei cacciatori sono anche gli stessi nemici degli agricoltori, dei pescatori, degli allevatori, dei cercatori di funghi, dei cercatori di tartufi, dei pellicciai, ecc…
Ce lo hanno insegnato nei secoli i nostri predecessori che unendo le forze si possono sconfiggere i nemici comuni. A noi poco importa cosa può dividere i vari rappresentanti delle attività portatrici della Cultura rurale. A noi interessa quali siano i punti che li possano unire, per convincerli a combattere insieme contro chi vuole annientare le loro attività. Torna quindi di pressante attualità l’invito rivolto ai rappresentanti di tutte le attività portatrici della Cultura rurale affinché, abbandonando le ataviche diffidenze e mettendo da parte i loro specifici interessi, si convincano delle necessità di unire le forze per garantire un futuro dignitoso alle proprie attività.
Come Associazione per la difesa e la promozione della Cultura rurale rivolgiamo l’invito ai rappresentanti di tutte attività portatrici della Cultura rurale affinché capiscano che non possiamo più permetterci il lusso di rimanere divisi. Adesso è in discussione non solo il futuro delle nostre attività ma la nostra stessa dignità e quella dei milioni di cittadini che rappresentiamo e che corrono il pericolo di essere annientati dalle iniziative di un piccolo manipolo di esagitati che possono contare su grandi disponibilità di natura economica e su una grande capacità di penetrazione dal punto di vista mediatico e comunicativo. La sfida è lanciata, vediamo chi avrà il coraggio, l’intelligenza e sufficiente senso di responsabilità per poterla raccogliere (On. Sergio Berlato – Presidente dell’Associazione per la difesa e la promozione della Cultura rurale).