Avevamo detto che, se non fossero stati approvati adeguati piani nazionali di gestione per le specie considerate in cattivo stato di conservazione a livello comunitario, ci sarebbe stato il reale pericolo che queste specie venissero tolte dai calendari venatori regionali, o per decisioni delle regioni italiane o su pronunciamento da parte dei Tribunali Amministrativi Regionali presso i quali avrebbero avuto gioco facile gli animal-ambientalisti con i loro ricorsi. Anziché alzare forte la voce e pretendere dal governo nazionale la convocazione della Conferenza Stato Regioni per l’approvazione dei necessari piani nazionali di gestione di queste specie, la stragrande maggioranza dei dirigenti venatori italiani preferisce tacere e subire in silenzio.
In ossequio alla fallimentare politica del carciofo, ci stiamo facendo togliere ad una ad una tutte le foglie fino a rimanere con il solo gambo in mano. Per quanto tempo continueranno questi dirigenti a giocare in difesa ed a rimanere in colpevole silenzio? C’è forse qualche padrone politico che impone loro di non disturbare i propri referenti politici ed istituzionali mentre fanno gli accordi con gli anticaccia? Per quanto tempo ancora i cacciatori saranno disposti a subire in silenzio ed a finanziare con le loro tessere i soliti dirigenti venatori che continuano a dimostrare la loro inadeguatezza al ruolo immeritatamente ricoperto? (on. Sergio Berlato – Presidente protempore dell’Associazione per la Cultura Rurale).