Gli indagati, tutte persone comuni solo poco attente ai rischi di un uso “violento” dei social, hanno ammesso che non è buon costume inneggiare al danneggiamento della proprietà altrui e hanno accettato la proposta di Federcaccia, che era pronta a dichiararsi soddisfatta a fronte del versamento di una somma destinata al finanziamento delle iniziative di educazione ambientale tenute nelle scuole primarie dalle sue sezioni comunali.
Federcaccia Bergamo invita tutte le Sezioni Provinciali a percorrere la stessa strada, quando nelle loro province leggono commenti di sostegno e condivisione morale degli atti vandalici o di violenza messi in opera da parte dei soliti gruppi di facinorosi.