Mancano meno di 200 giorni alla cerimonia di apertura dei Giochi olimpici di Parigi 2024, ma Beretta e Jessica Rossi accendono già un faro su Los Angeles 2028: l’azienda gardonese e la 32enne atleta della Polizia di Stato hanno rinnovato il loro rapporto per altri 5 anni. “Beretta, la mia casa”.
Beretta e Jessica Rossi insieme almeno fino al 2029. La firma dell’accordo quinquennale è stata apposta all’interno della collezione di Fabbrica d’Armi Beretta a Gardone Val Trompia dalla campionessa e da Carlo Ferlito, amministratore delegato e direttore generale della casa a Tre Frecce. Data l’entità del momento, la celebrazione ha visto la presenza anche di Carlo Gussalli Beretta, sedicesima generazione dell’azienda manifatturiera più antica del mondo. Agire nel presente guardando sempre al futuro: è questa la visione comune di Beretta e della campionessa di trap, già medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra.
“Se oggi mi trovo qui – commenta raggiante Jessica – è perché Beretta ha sempre saputo essermi vicina dandomi quello di cui avevo bisogno. Non parlo solo in termini di supporto materiale, ma anche e specialmente di quello umano. Io ho passato momenti difficili della mia carriera agonistica; ed è proprio in quei momenti che ho sentito tanto vicina l’azienda. Ed è proprio in quei momenti in cui ho pensato: voglio continuare a percorrere la mia strada con Beretta. Oggi è il momento simbolico e ufficiale di questa mia scelta e sono qui dopo un anno molto positivo, in cui penso di poter dire di avere messo alle spalle tutte le cose che mi hanno limitata. Quindi è facile capire quanto sia contenta in questo giorno”.
“Siamo felici di poter camminare ancora insieme perché, come azienda, che poi è una grande famiglia, abbiamo sempre creduto in Jessica sia per le sue cristalline doti di atleta, ma anche e soprattutto per la persona che è”. Così Carlo Ferlito, amministratore delegato e direttore generale di Beretta. Che aggiunge: “Continueremo a supportarla con il massimo dell’impegno a garantire che in pedana i tiratori più forti imbraccino i fucili migliori. Ed è la storia che abbiamo tracciato a parlare per noi: dai Giochi di Melbourne del 1956 agli ultimi di Tokyo abbiamo mietuto successi dedicandoci quotidianamente a creare e sviluppare anche abbigliamento, accessori e servizi che possano fornire a ogni tiratore quel “marginal gain” che li aiuta a raggiungere la vittoria. Ora è il momento di scrivere una nuova pagina”.
E sulla pedana dello Chateauroux Shooting Centre, ameno luogo nel cuore della Francia a circa 2 ore a Sud di Parigi, Jessica sarà chiamata a mostrare il suo valore mercoledì 31 luglio. E ci arriva anche lei con una pagina tutta da scrivere: “Mi sto dedicando in maniera molto attenta e rigorosa alla cura del mio fisico, ma in modo parallelo all’allenamento della mia mente grazie a yoga e meditazione. Il tiro a volo non richiede prestanza fisica come in altre discipline olimpiche, ma è la testa a fare la differenza. Per centrare devi essere centrata. Ovvero, a posto con te stessa. In questi anni ho lavorato per diventare, giorno dopo giorno, la migliore versione di me. E questo ha fatto la differenza durante la bella stagione agonistica da poco conclusa”.