Fra lo stupore interessato di molti, il disdoro di alcuni puristi, e la gioia di quasi tutti gli appassionati nel vedere ampliati gli orizzonti e le possibilità di usare in maniera appropriata varietà diverse di armi, è nato anni fa il Tiro Dinamico: questa dicitura ha radunato sotto la sua egida coloro che poco dediti alla staticità elegante e perfettina del tiro agonistico classico si sono riversati in questa compagine dove la reattività, la baldanza, la grinta formano il bagaglio tecnico e psicofisico per ben figurare. Ricordiamo quando alcune decine di anni fa la sola ipotesi di un tiro al di fuori degli schemi dell’UITS fosse osteggiata da parecchi Presidenti di Sezione, mentre altri vedevano in questo ampliamento diversi concetti positivi: in primis l’ampliamento certo e sicuro del numero dei praticanti, quindi una più solida base contrattuale nei confronti dell’Ufficialità, un’apertura congrua per i fabbricanti di armi a cui se van bene gli affari, di conseguenza van bene anche le possibilità degli appassionati, da ultimo un concetto che reputiamo vitale ed è quello per cui se una cosa non produce danni ed è legalmente fattibile ben venga la concessione di praticare quel che risulta piacevole e divertente. La pratica sportiva e più ancora un sano agonismo sono formativi in senso lato e le diverse branche del tiro lo sono fortemente instillando il concetto della pericolosità intrinseca delle armi e quindi responsabilizzando chi le usa, poi vengono molte altre cose, ma riteniamo che chi ci segue le abbia già compiutamente fatte proprie.
La Beretta si è riaffacciata nel settore Tattico, che aveva lasciato anni fa, inserendosi accortamente anche in quello contiguo della Competizione con questa nuova serie di fucili derivati dal suo semiautomatico di ultima generazione, quell’A400 Xplor Unico in cui si sono sommate tutte le migliori prerogative tecnologiche sviluppate nel tempo. La carcassa ricavata per fresatura da un estruso in lega d’alluminio aeronautico ricalca il disegno e la struttura originali con robustezza e peso contenuto: si notano immediatamente le dimensioni maggiorate e i profili appositamente studiati per i vari comandi così da permettere al tiratore di eseguire con sicurezza di presa e celerità di esecuzione le varie fasi di maneggio del fucile nell’ambiente di tiro. Osserviamo quindi la finestra di espulsione ampiamente dimensionata e dal profilo esterno accuratamente bisellato per non offrire alcun intoppo alla fuoriuscita del bossolo; la manetta di armamento inserita nel carrello è anch’essa maggiorata e con profilo a cono per una presa sicura così come è molto ampio il tasto inferiore per il rilascio dell’otturatore dal fondo corsa per l’armamento. Nella parte inferiore si nota la finestra di accesso al caricatore tubolare posto sotto alla canna, qui del tipo con prolunga per contenere 5+1 cariche calibro 12/76: la cucchiaia viene cromata per una migliore scorrevolezza delle cartucce e il profilo a doppia ondulazione guida il dito a centrare obbligatoriamente il punto focale dove inserirle. Il cielo del castello riporta i fori filettati necessari a un facile montaggio di sistemi ottici di puntamento, ma si ha già un’ottima linea di mira con la bindella ventilata, opacizzata e dotata di un salto alcuni cm dopo il suo inizio che favorisce la presa in mira della linea, del mirino intermedio in ottone e di quello in fibra ottica rossa montato all’apice. Ancora nel castello, dietro alla feritoia di caricamento, si trova il gruppo di scatto ricavato da uno stampaggio in polimero che vanta contenutezza di costo, robustezza più che adeguata e giusta rispondenza al tiro: l’insieme comprende la guardia con il pulsante trasversale della sicura, e il grilletto curvo e in posizione arretrata per favorirne l’uso anche con mani piccole.
La tecnologia:
Il sistema di riarmo si basa sul Blink, complesso di ritrovati con l’otturatore a testina rotante a due alette frontali e il carrello di supporto collegato da un solido pezzo unico, composto da un tubo e due aste parallele, al pistone autopulente inserito nella campana della presa di gas, saldata sotto alla canna: la celerità dell’impianto vanta un tempo di ciclo inferiore del 36% rispetto al miglior competitore, permettendo così serie di 4 colpi in meno di un secondo. Tale operatività sfrutta la funzionale unghia di estrazione montata sulla testa e il dente di espulsione incassato all’interno del castello. La canna da 53,5 cm (21”) si avvale della classificazione Steelium che connota in Beretta quei manufatti ottenuti da un patrimonio aziendale di conoscenza per cui acciai speciali, trattamenti operativi come la distensione criogenica dopo le lavorazioni, e diametri progressivi di foratura garantiscono risultati sempre un poco più avanti della norma cui si associano le uniformità di rosate permesse dagli strozzatori intercambiabili Optimabore HP, parimenti studiati nelle dimensioni, nel materiale e nelle forature per offrire semplicemente il meglio. La calciatura in due pezzi è il collegamento, oggi si direbbe l’interfaccia, fra il fucile e il tiratore: il calcio si fa notare soprattutto per dimensione e forma della pistola, uno studio mutuato da esigenze di armi tattiche che ha trovato consensi anche nella caccia e, in qualche misura, per il tiro a volo: consente una presa ergonomica posizionando la mano nella maniera ottimale per trattenere l’arma e agire senza strappi sul grilletto. Così si rivela funzionale anche l’asta prismatica con sgusci longitudinali e fondo arrotondato su cui la mano debole agisce con presa sicura per direzionare il tiro e contrastare il rinculo: qui intervengono poi il calciolo antiscivolo e ad assorbimento di energia nonché le zigrinature stampate molto grippanti anche con mani sporche e bagnate. Le misure del calcio son regolabili con gli appositi inserti per adattarlo sulle proprie fattezze fisiche.
Per terminare..
La presentazione di questo Mod. 1301 Comp è avvenuta in chiave sportiva e agonistica: ciò non toglie che sia perfettamente adeguato alla difesa abitativa come a forze dell’ordine operanti in spazi e contesti adeguati alla canna liscia. Da ultimo segnaliamo come siano impiegabili anche le munizioni caricate con pallini di acciaio ritrovando sulla canna il tranquillizzante punzone gigliato del BNP.
Scheda tecnica
Costruttore: Fabbrica d’Armi Pietro Beretta S.P.A. – via Pietro Beretta, 18 – 25063 Gardone VT (BS) – Tel. 030 83411 – Fax 030 8341399 – www.beretta.com
Modello: 1301 Comp
Tipo: fucile semiautomatico a canna liscia
Calibro: 12/76
Funzionamento: semiautomatismo a presa di gas sistema Blink
Castello: in lega aeronautica di alluminio (ergal) lavorata all’utensile
Canna: lunga 53,5 cm (21”) – Steelium
Strozzatori: mobili tipo Optima Bore
Congegno di percussione e scatto: cane nel gruppo di scatto, percussore flottante
Estrattore: a unghia inserito nella testina dell’otturatore – espulsore con molla
Linea di mira: bindella piana con rilievo, ventilata e opacizzata, mirino intermedio in ottone e mirino apicale in fibra ottica rossa
Sicura: a traversino inserito nella guardia
Calciatura: in due pezzi – materiale sintetico – impugnatura a pistola e asta sagomata – calciolo antiscivolo e ad assorbimento di energia – zone di presa zigrinate
Finiture: trattamento nero opaco antiruggine e antigraffio
Peso: 3400 g (circa)