E’ stato bello vedere giovani cacciatori e tiratori più esperti cambiare le solite abitudini di tiro per cimentarsi con l’M2 e con i fucili a pompa, nella “caccia” a piattelli e sagome in movimento, scandita dall’inesorabile scorrere del tempo sul cronometro.
L’attività del tiro consiste infatti nel colpire e ottenere il massimo degli obiettivi nel minor tempo possibile. Il pubblico è stato pienamente coinvolto in questa singolare sfida, come hanno confermato Kim ed il team dei tiratori nazionali. Il desiderio obiettivo è ora quella di veder affluire schiere sempre più folte di giovani armati del fido Benelli nelle arene di tiro.
Il fucile made in Urbino – come testimoniano Davide Cerrato, Paolo Zambai, Luigi Silvestroni, Nicola Baccaro e Daniele Antoniotti – rappresenta infatti il miglior strumento per affrontare con successo la disciplina del tiro dinamico I.P.S.C. shotgun: in pratica la formula uno dei semiautomatici.