La nuova gamma Benelli Super Black Eagle beneficia degli accorgimenti tecnologici che vengono riservati a tutti i fucili della Casa marchigiana. La meccanica ed il principio inerziale di cui si avvale il Super Black Eagle consente a questo semiautomatico calibro 12 di ottenere un perfetto equilibrio e grandi prestazioni.
In ambito venatorio, si sa, ricerca ed innovazione sono le chiavi del successo per rimanere competitivi sul mercato internazionale, in particolare quando si parla di fucili oppure di ottiche di precisione.
All’estero le case italiane produttrici di fucili sono conosciute proprio per la loro capacità di innovare ed offrire prodotti sempre all’avanguardia. Nello specifico, la Benelli è una di queste fabbriche che riesce sempre a convincere i cacciatori di tutto il mondo, attraverso fucili sempre più affidabili, confortevoli ed innovativi, sotto l’aspetto tecnologico. Benelli è però anche sinonimo di tradizione, la quale consente di conservare intatta l’anima dell’industria armiera marchigiana, quest’ultima conosciuta in tutto il mondo poiché sono molti i fucili conservati nei musei delle più importanti capitali europee ed internazionali.
Il fucile che ci aggiungiamo a descrivere oggi è il Benelli Super Black Eagle II, un semiautomatico che consente alte prestazioni, garantendo allo stesso tempo grande comfort all’atto dello sparo, attraverso l’esclusivo Brevetto Comfortech System con il quale si assicura un perfetto equilibrio ed una notevole riduzione del rinculo.
Infatti, il calciolo è realizzato in Technogel modellato anatomicamente, al fine sia di aumentare la superficie di appoggio con la spalla del tiratore, sia di smorzare la forza d’impatto al momento dello sparo.
L’impugnatura e l’asta vengono rifinite con lo zigrino “Air Touch”, con lo scopo di ottenere una presa sicura dell’arma ed un suo perfetto controllo. Inoltre, il trattamento criogenico al quale è destinato il Benelli Super Black Eagle II assicura una corretta stabilità nel tiro aumentando, di conseguenza, la longevità della canna. Come gran parte di tutti i fucili di Casa Benelli, anche il Benelli Super Black Eagle II presenta un esiguo numero di componenti, con una meccanica molto semplice e razionale, la quale consiste in un’originale sistema di chiusura a testina rotante ed in un sistema di alimentazione delle cartucce i quali attribuiscono estrema affidabilità di funzionamento, praticità di utilizzo, agevolezza nello smontaggio e nella manutenzione, al punto che questo fucile si può considerare uno dei più moderni, preciso, sicuro, veloce ed elegante della categoria.
Per capire bene la meccanica ed il suo funzionamento, si può dire che questo semiautomatico è l’unico in grado di sparare, oltre a tutti i tradizionali tipi di munizioni da caccia, anche le nuove cartucce caricate con pallini di acciaio, per il cui utilizzo ottimale è stato standardizzato un bossolo cal. 12 con una lunghezza extra-magnum di 3” 1/2 (89 mm c.a.).
Il principio inerziale è comune a tutti i fucili della Benelli, ed anche nel Super Black Eagle II non poteva mancare: sfruttando l’energia cinetica di rinculo dell’arma ed avvalendosi di una molla interposta liberamente fra la testa di chiusura e l’otturatore, all’atto dello sparo quest’ultimo (inerte) avanza di circa 4 mm in proporzione alla potenza della cartuccia; sempre l’otturatore va a comprimere la molla che, terminata la fase di compressione, si distende facendo arretrare il gruppo otturatore e consentendo in tal modo l’estrazione del bossolo ed il consecutivo ricaricamento dell’arma, i quali avvengono secondo il sistema tradizionale.
Il carico della molla viene appositamente tarato sia per determinare una sorta di “ritardo” all’apertura, per bilanciare le diverse pressioni generate da cartucce di varia potenza, senza bisogno di regolazioni.
A tale principio di funzionamento viene congiunta una testa di chiusura rotante, di forma semplice e robusta, la quale con soli due denti crea una perfetta chiusura assiale in culatta, in grado di sostenere le pressioni in canna sviluppate dalla cartuccia cal. 12.
La nuova gamma di fucili alla quale appartiene anche il Super Black Eagle si serve di un particolare sistema di alimentazione per permettere il movimento manuale delle cartucce, comprese quelle con bossolo lungo 3” 1/2 (89 mm c.a.) dal serbatoio in canna per un veloce e facile cambio cartuccia; sempre questo sistema assicura una alimentazione rapida e sicura nel riarmo e consente una facile verifica dell’arma per vedere se quest’ultima ha il cane armato ed è pronta per il tiro.
Il sistema di alimentazione denominato cut-off consiste in una particolare “leva discesa cartuccia”, che sporge per un tratto dal piano inferiore della carcassa in posizione di facile accesso al dito che rimane sul grilletto.
All’atto dello sparo, la molla del cane obbliga la “leva discesa cartuccia” a ruotare verticalmente la quale, per effetto della sua molla di richiamo, gira in senso orario, consentendo in questo modo l’uscita di una cartuccia dal serbatoio.
La cartuccia di per se, posizionandosi sul cucchiaio elevatore, spinge contro la leva fermo cartuccia, facendola ruotare anch’essa in senso contrario ed impedendo quindi l’uscita di una seconda cartuccia.
Il cucchiaio elevatore comandato dall’otturatore, si innalza automaticamente e conduce la cartuccia in posizione corretta all’incameramento.
Nello stesso momento, la molla del cane, già rimessa sotto pressione in posizione di armamento, lascia libera la “leva discesa cartuccia” di riprendere la sua posizione di riposo: in tal modo, la leva fermo cartuccia è costretta a bloccare definitivamente le cartucce ancora nel serbatoio, fino a quando non sarà sparato un nuovo colpo.
La “leva discesa cartuccia”, se esaminata da vicino, presenta sulla parte che sporge dal piano inferiore della carcassa un punto rosso ben riconoscibile: se questo è visibile, l’arma ha il cane armato ed è pronta a far fuoco; in caso contrario, l’arma ha il cane disarmato.
Tutta la gamma di fucili Super Black Eagle sfrutta l’energia di rinculo dell’arma per ogni movimento automatico, eliminando sia gli inconvenienti dei sistemi a canna rinculante, in particolare la vibrazione della canna durante lo sparo e la necessità di freno di regolazione per cartucce potenti, sia i disturbi del sistema a sottrazione di gas come la necessità di frequenti pulizie del sistema e possibili difetti durante condizioni atmosferiche avverse, come la pioggia.
Grazie all’alto standard di perfezionamento raggiunto dalla Benelli per questo semiautomatico ed attraverso la canna camerata magnum 3” 1/2, il fucile può operare con una vasta scelta di cartucce: c’è da segnalare che l’originalità del principio di funzionamento inerziale richiede in ogni caso alla cartuccia un minimo di energia cinetica, indispensabile per realizzare il completo automatismo di riarmo generato dal rinculo dell’arma stessa.
Alcuni test di laboratorio balistico e prove pratiche hanno consentito di fissare i parametri per il corretto funzionamento dell’arma, individuando in 180 kgm il valore minimo dell’energia cinetica sviluppata dalla cartuccia.
Il Super Black Eagle monta canne da 610, 650 o 700, per peso a vuoto di 3100 gr.
Come per tutte i fucili prodotti dalla Benelli, ogni commento a conclusione dell’articolo non basterebbe comunque chiudere la descrizione. Possiamo assire che la Benelli, scegliendo di coltivare il settore ricerca e sviluppo, riesce sempre a soddisfare anche i cacciatori più esigenti.