Si dice semiauto Benelli e vengono alla mente gli Ethos e i Montefeltro, tanto per citare due degli epigoni della produzione urbinate, poi sovente si tralascia il modello di vertice, il Super Black Eagle oggi arrivato alla sua terza edizione. Abbiamo avuto modo di osservarlo attentamente all’esposizione della HIT di Vicenza e, prima ancora, di provarlo sul campo durante una battuta di caccia a La Stoppa, AFV della Montefeltro. Per la verità anche noi facevamo parte del folto gruppo di appassionati per cui il supermagnum era un di più rispetto alle esigenze tradizionali: un fucile studiato per le oche e i tacchini, quindi con destinazione principale nel Nord America, Stati Uniti e Canada in particolare, dove in effetti il gigante della Benelli marca un segno vistoso nelle vendite e negli impieghi. Qui da noi, o in molte zone europee dove si insidiano gli acquatici, si va con buona tranquillità sul magnum tradizionale, quindi con camerature 12/76, paghi di quanto i moderni, strabilianti caricamenti mediamente consentono: la balistica intesa come capacità del binomio fucile e cartuccia di inviare a lunga distanza rosate in grado di fermare il selvatico talvolta fa premio sulle capacità del tiratore di calcolare il giusto anticipo.
Alla Benelli si sono posti una domanda: il cliente acquista il magnum perché oramai è un classico tradizionale, non necessita di una massa elevata grazie al semiautomatismo che dissipa in buona misura la sensazione di rinculo e, più ancora, grazie ai sofisticati sistemi studiati in azienda proprio per sgravare ulteriormente il cacciatore da tale fastidio. L’insieme che va sotto al nome di Comfort Tech comprende il calcio collassabile, il nasello e il calciolo in materiale creato specificatamente per assorbire l’energia e le vibrazioni, e ancora il calciolo con retroazione direzionata per migliorare, anche nei piccoli particolari, queste sensazioni.
Forti di questa basedi partenza si è pensato di offrire il Super Black Eagle in questa versione N. 3 con le caratteristiche adeguate a un impiego ad ampio raggio affiancando ai ben noti modelli camerati 12/76 questo 12/89 che poco si differenzia in quella che rimane l’entità ineludibile (la fisica ha le sue regole), ma che in Benelli hanno dimostrato aggirabile: il peso. Limando in alcuni particolari, irrobustendone altri con materiali sofisticati e innovazioni tecniche, salta agli occhi come in 3200 g si abbia disponibile un fucile in grado di competere su ogni settore della caccia: questa è la magia che si percepisce già ad una prima presa di contatto quando si giostra fra le mani un’arma che non fa rimpiangere altri prodotti con un paio di ettogrammi in meno perché la bilanciatura è ottimale e anche la lunghezza di canna, scelta tra i 26” e i 28” in funzione della cartuccia e quindi dell’uso, non crea alcun impedimento; sono disponibili gli strozzatori, anche adeguati ai pallini di acciaio.
Nella prova effettuata a La Stoppa su fagiani di taglia robusta e ottimi volatori abbiamo verificato per prima cosa la maneggevolezza, la facilità di porto e di messa in mira impiegando alternativamente cartucce da 70 e da 76 mm; in un secondo tempo, concedendo ai selvatici molto spazio dopo l’involo, abbiamo potuto constatare come la portata utile delle cartucce Baschieri & Pellagri Extra Magnum 63 sia davvero eccezionale consentendo abbattimenti puliti a distanze per noi totalmente inusuali. Insieme a tutto questo la sensazione del rinculo è decisamente accettabile quindi l’abbinamento peso e tecnologia funziona: il Super Black Eagle 3 può sicuramente rappresentare il fucile tuttofare e non soltanto lo specialista per un settore estremo.
Scheda tecnica
Costruttore: Benelli Armi S.p.a. via della stazione 50, 61029 Urbino (PU) – Tel. +39 0722 3071 – Fax +39 0722 307207 – www.benelli.it – [email protected]
Modello: Super Black Eagle 3
Tipo: fucile semiautomatico a canna liscia
Calibro: 12/89 con possibilità di impiego di cartucce 12/76 e 12/70
Funzionamento: inerziale Inertia Drive System
Castello: blocco in ergal fresato
Otturatore: a due alette rotanti anteriori – chiusura con sistema Easy Locking Bolt
Canna: in acciaio con trattamento criogenico Crio System – lunga 26” o 28” (66 o 71cm) – strozzatori Criochoke con chiave
Percussione: cane con molla elicoidale e percussore flottante interno all’otturatore
Alimentazione: caricatore tubolare metallico sotto alla canna da 2 cartucce (89 mm) o 3 cartucce (76 e 70 mm) – sistema Easy loading per l’inserimento facilitato delle cartucce
Congegno di scatto: del tipo diretto con grilletto singolo montato su blocco in polimero – guardia disegnata per un facile accesso al grilletto, alla sicura a traversino e al cut-off
Estrattore: a unghia con molla interna inserita nella testa dell’otturatore
Espulsore: pistoncino a molla nel fodero di culatta
Linea di mira: bindella ventilata in carbonio, mirino anteriore LPA in fibra ottica rossa e mirino intermedio in ottone
Sicurezza: a due posizioni con tasto rigato nella guardia – blocca lo scatto
Calciatura: in tecnopolimero composta da due pezzi – impugnatura a pistola e sotto canna sagomato – campi di presa con zigrino Air Touch– calciolo Air Cell – distanziali e variatori di piega per ottimizzare l’impostazione del fucile
Finitura: mimetizzazione Realtree Mark 5 – in alternativa nera, brunitura opaca, anodizzazione nera del fodero di culatta
Peso: 3200 g con canna da 66 cm (variazioni in base alle tolleranze dei componenti)