Benelli, tradizionalmente sensibile alla preservazione e alla cura dell’ambiente, ha sposato il progetto di ripristino del sentiero Vinci di Cantiano (PU).
L’iniziativa: L’azienda di Urbino ha da sempre a cuore il territorio in cui vive e produce; per questo, anche oggi, si trova impegnata a recuperare la bellezza e l’unicità di una parte gravemente ferita del proprio territorio: l’anfiteatro naturale del monte Tenetra. Il progetto è promosso al fianco del Comune di Cantiano, del suo sindaco, Alessandro Piccini, dopo aver già collaborato col suo predecessore, Martino Panico. La collaborazione con il Comune di Cantiano non si ferma però unicamente alla cura dell’ambiente, ma si collega anche alla tematica del lavoro, un tema di vitale importanza e di particolare attualità. Di concerto con il Comune, Benelli ha infatti condiviso l’idea di portare a termine il progetto attraverso il coinvolgimento di persone che hanno perso il lavoro in quest’ultimo periodo. L’operazione complessiva di ripulitura e recupero dell’armonia ambientale comprenderà anche un cospicuo investimento che, oltre a migliorare la fruibilità escursionistica del sito e la percorribilità dei 3 km. di sentiero, consentirà a questo tratto d’Appennino di poter tornare a splendere e ad affascinare tutti gli amanti della natura.
L’antefatto: All’origine di questa collaborazione con il Comune ci sono le recenti alluvioni e il pauroso incendio avvenuto nell’estate 2012; la foresta di lecceti e roverelle, un patrimonio naturalistico di estrema importanza, prese a bruciare, e per quattro giorni fu al centro di un faticoso tentativo di spegnimento. Alla fine, con quasi 200 ettari di bosco distrutti, è emersa l’esigenza di avere “porte di accesso” più facili all’interno della vegetazione per consentire agli uomini del Corpo forestale dello Stato e della Protezione Civile di intervenire tempestivamente.
L’anfiteatro da preservare: Oltre a questo grave episodio, altri incendi sono divampati nell’estate 2013 sul Monte Tenetra. La conferma che non è mai possibile abbassare la guardia sui rischi, ha spinto Benelli a non far mancare il proprio concreto supporto in materia di prevenzione e di tutela dell’ambiente: nasce così la decisione di finanziare il ripristino del sentiero fortemente danneggiato. D’altra parte proprio sulla prevenzione insistono le linee guida regionali delle Marche, individuano nella manutenzione silvicolturale uno degli obiettivi principali del Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. Anche Benelli è sempre più protagonista, concreta e vicina, nello stimolare e sostenere tutti coloro che operano in questa direzione.
I lavori: Il progetto si svilupperà in diverse fasi e su due diversi tratti per complessivi 5 chilometri; riguarderà un bellissimo sentiero, posto ad un’altitudine di 800 metri: il sentiero Balza Rossa, rinominato “Vinci” a consolidamento del legame Benelli-Tenetra. Il Vinci, sarà l’unico sentiero sul Monte Tenetra ripristinato e percorribile. Inaugurata nella seconda metà di Maggio, la prima fase di lavori ha visto la reintegrazione della segnaletica orizzontale e verticale per rendere più agevole il percorso; lo sfalcio della vegetazione che occludeva il passaggio, la rimozione degli alberi spezzati o sradicati e la realizzazione di corrimano in corda là dove il terreno era più scivoloso per la presenza di acqua. Proprio di questi giorni è l’eliminazione di ogni difficoltà nell’attraversamento del fossato Tenetra col posizionamento di pietre naturali per il guado recuperate dall’area di intervento. La pulizia del sentiero, oltre che a migliorarne la fruibilità aiuterà anche gli interventi garantendo maggiore tempestività in caso di emergenza. Il completamento dei lavori e la presentazione del Sentiero Vinci sono previsti per la metà di Ottobre e verranno accompagnati da una campagna di comunicazione che segnalerà la riqualificazione del sito e che contribuirà a sensibilizzare sull’importanza della salvaguardia ambientale, nonchè sulla necessità di proteggerne la sua grande fragilità, una fragilità pari alla sua bellezza.
Il cuore verde delle Marche: Questa importante liaison tra mondo del lavoro, ambiente e industria avviene in una Regione che sta vivendo un momento economicamente difficile e che ha un quarto del territorio ricoperto di bosco. In particolare la Provincia di Pesaro e Urbino, tra le cinque marchigiane, incarna più di altre la necessità di intervento in questi due ambiti: il primo riguarda gli effetti della situazione economica e occupazionale, il secondo, da un punto di vista ambientale, è legato all’indice di boscosità più alto; in tal senso risulta fondamentale l’attenta e costante cura di un patrimonio forestale tanto esteso al fine di minimizzare eventuali criticità. Da tali premesse Benelli, nata a Urbino, vive in stretto rapporto con la popolazione e le sue problematiche, con il territorio e con la natura a sé circostante, e sente viva la connessione con essi. Lo dimostrano anche iniziative come il De Industria, per il recupero di materiali di scarto attraverso opere d’arte, e l’impegno profuso nell’incrementare la sostenibilità nell’ambiente di lavoro illuminando il sito produttivo con la tecnologia al led per una questione di risparmio e di ottimizzazione energetica. L’accostamento tra l’alta specializzazione tecnologica ed il rispetto dell’ecosistema ha già valso a Benelli, fra le pochissime aziende in Italia a poterlo vantare, l’esclusiva certificazione ambientale ISO 14001. Lo sforzo economico e organizzativo atto a minimizzare l’impatto ambientale e a massimizzare gli standard qualitativi porta i suoi frutti: Ecoman, una società di consulenza ambientale promossa e partecipata dall’Università “Carlo Bo” di Urbino, effettuando carotaggi e analisi sul sito di produzione dello stabilimento Benelli, ha riscontrato valori ampiamente nei limiti di legge per i siti destinati a uso industriale, e per alcune sostanze valori addirittura al di sotto dei limiti previsti per siti destinati a verde pubblico.