Benelli: Carabina Caccia Argo Endurance – Benelli ha presentato la nuova carabina Argo E o Argo Endurance.
Invito in Toscana vicino a Cecina della Benelli Armi, per i giorni antecedenti il Natale, motivo la presentazione della nuova carabina ARGO E, o ARGO ENDURANCE, l’ultima variante della ormai nota e apprezzata carabina da cinghiale ARGO, visto il particolare utilizzo dell’arma, la Toscana rappresentava la location più appropriata.
Curiosi di conoscere la nuova nata e verificare le soluzioni adottate per migliorare un prodotto già particolarmente gradito agli appassionati di caccia al cinghiale, tutti i giornalisti, delle principali riviste di settore, si sono presentati puntuali all’appuntamento.
L’organizzazione dell’evento è stata affidata all’agenzia venatoria Montefeltro, anch’essa come Benelli, azienda del gruppo Beretta, famosa per affidabilità. Montefeltro è sinonimo di qualità.
Vedi alla voce Evoluzione:
Dopo una breve presentazione da parte del Direttore Marketing dott. Roberto Massarotto e del Direttore Tecnico Marco Vignaroli, ci rechiamo presso il vicino poligono di Cecina, per testare l’arma. A far gli onori di casa, oltre ai già citati relatori, il dott. Alessandro Tamburini, il dott. Lucio Porreca e la dott.ssa Silvia Vittoria Micheli.
Le armi da provare sono quattro carabine Argo E Comfortech nere nei calibri 30-06 e .308 equipaggiate due con punto rosso e due con cannocchiale, i bersagli sono a circa 80 metri e abbiamo tutti modo di provarle.
Le rosate ottenute sono ottime per armi semiautomatiche, anche quelle realizzate sparando più colpi in rapida sequenza. Non contenti invitiamo i responsabili Benelli a collocare un bersaglio a 50 metri, per provare le armi con le sole mire meccaniche, come richiedono la maggior parte dei cacciatori di cinghiale. In questa prova la carabina ha dato sicuramente il meglio, il bindellino in fibra di carbonio con gli inserti in fibra ottica verde e il mirino rosso cosentano un velocissimo allineamento dell’arma che mi ha consentito di realizzare una rosata di tutto rispetto (circa 3 cm) tirando quattro colpi in successione e senza appoggio.
Chiaramente una prova di questo genere non può essere considerata esaustiva, molti tiratori, poco tempo, e la necessità di provare tutti, ma sicuramente il primo impatto è stato ottimo, un’arma equilibrata, precisa, versatile, ergonomica. Con il calcio Comfortech si possono cambiare in pochi istanti il calciolo e il montecarlo, inoltre nessuno di noi, nonostante le carabine siano diventate roventi a causa del gran numero di cartucce esplose, ha lamentato inceppamenti o malfunzionamenti meccanici.
Rientrati all’Agriturismo ci accoglie l’ing. Luigi Moretti AD di Benelli Armi che apre la presentazione ufficiale della nuova arma, dopo un preambolo in cui si dichiara ottimista sull’uscita dalla crisi sostenendo che se fino allo scorso anno sembrava che, in Europa, l’industria in generale avesse esaurito il suo ciclo, ora ci si rende conto che l’uomo per vivere ha bisogno dei prodotti dell’industria, e che il cacciatore ha bisogno di fucili.
Ha conferma di ciò ci legge due lettere di fine ottocento ove si fa presente, in una il problema della licenza di caccia troppo cara e nell’altra un progetto di legge che complicherebbe la compravendita delle armi. Pertanto problemi ci sono, c’erano e ci saranno, ma non saranno questi a fermare l’industria Benelli, oltre a ciò, conferma che Benelli Armi continuerà ha produrre pressoché il 100% delle armi in Italia, nonostante i vantaggi economici che potrebbero derivare con produzioni nei mercati orientali. Con fiducia vanno avanti nel loro lavoro che rappresenta una delle eccellenze del genio italico.
Passiamo ora alla presentazione della nuova serie Argo E, premesso che Argo era già un’ottima carabina hanno inserito alcune migliorie senza stravolgere l’arma, oggi sono stati inseriti dei vantaggi in più, a partire dalla vasta scelta di modelli e calibri, della carabina sono disponibili combinando modelli e calibri 58 versioni differenti, le canne sono intercambiabili, è stata migliorata l’alimentazione e il riarmo, sono stati effettuati alcuni miglioramenti estetici.
Endurance Test
Sopra, maltrattamenti al Banco di Prova. – Argo E completamente smontato Esploso del sistema del recupero gas. Il Banco di Prova di Gardone V.T. ha sottoposto al Endurance Test due carabine Argo E in cal. 30-06, una da far sparare e l’altra da maltrattare, la prima ha sparato oltre 3.000 colpi, la seconda ha subito verifiche che nessuna altra arma della categoria ha mai affrontato. Come prima cosa è stato stilato un capitolato delle prove a cui sarebbero state sottoposte le due armi a prelevate caso dai responsabili del Banco di Prova presso i magazzini di Urbino della Benelli Armi. Le prove previste da questo capitolato sono:
1 Controlli e tiri preliminari
2 Prove di giustezza e precisione
3 Prova di affidabilità e durata
4 Test in condizioni avverse
5 Prova di caduta
6 Prova di canna ostruita
1 Controlli e tiri preliminari
Le 2 armi, dopo pochi colpi, sono state sottoposte a; verifica degli spazi di chiusura, misura della forza di rilascio dello scatto, verifica del diametro dell’anima della canna, misura dell’impronta del percussore, misura della velocità della palla a 2,5 metri. Non è stata registrata alcuna anomalia.
2 Prove di giustezza e precisione
La prova è stata eseguita sparando a 50 metri su cavalletto, utilizzando 4 tipi differenti di munizioni commerciali, fra cui le Norma Jacktmatch, con 4 serie di 10 colpi su bersagli di cui uno fisso e gli altri tre sostituiti ogni 10 colpi. Sono state ottenute rosate eccellenti e ben raggruppate.
3 Prova di affidabilità e durata
Un arma prelevata dalla produzione ha sparato 3.000 colpi con cartucce Winchester X30064 da 180 grs. Precisamente serie di 20 colpi intervallate da raffreddamento forzato, ogni 500 colpi una piccola lubrificazione e solo dopo 1.500 colpi lubrificazione e pulizia, dopo tutte le verifiche del caso la sequenza è stata ripetuta per altri 1.500 colpi. Il numero medio di colpi fra un inceppamento e l’altro è stato superiore a 500, inoltre non è stata rilevata la rottura di componenti anche di minore importanza. L’immagine dell’arma smontata dopo 1.500 nonostante non fosse mai stata pulita si presentava ancora molto in ordine a parte qualche piccolo residuo di combustione come ovvio e naturale.
4 Test in condizioni avverse
Le 2 armi sono state sottoposte a due prove, la prima un congelamento in camera climatica a -30° per 4 ore, la seconda il riscaldamento a +40° e umidità 90% per 24 ore. Anche qui non è stata registrata alcuna anomalia.
5 Prova di caduta
Un’arma, con cane armato, è stata sottoposta ad una prova di caduta su tutte e 6 le facce, verticale con volata in basso, verticale con calcio in basso, orizzontale lato sinistro e lato destro, orizzontale top up e bottom up, su una superficie rigida di cemento da altezze crescenti. In nessun caso è partito il colpo, nemmeno da 1,5 metri di altezza.
6 Prova di canna ostruita
Un’arma è stata sottoposta alla prova di sicurezza in 2 modi, il primo introducendo una palla forzata appena oltre la camera di cartuccia, il secondo introducendo una palla forzata appena oltre la presa gas. In entrambi i casi non si è rilevata deformazione della canna. In seguito a tutte queste prove il Banco di Prova di Gardone V.T. ha rilasciato il Certificato: N° 258/BAL – AG/vp del 20/12/2010 per Carabina semiautomatica conforme alla procedura interna: 8.2(MOB) Cap. 28 Prove a)b)c) d)f1)f2). (S.P.).
Uno speciale accorgimento consente di mantenere sempre lo stesso azzeramento anche dopo numerosi smontaggi
Il nome Argo E rappresenta Evoluzione, Ergonomia ed Endurance, la nuova carabina nasce in diretta discendenza dall’Argo migliorandone alcuni aspetti fondamentali senza sconvolgerne il carattere. E uguale Evoluzione, la bindella in carbonio ridisegnata e arricchita di una fibra ottica verde ad alta visibilità che unita al mirino rosso consente la rapida acquisizione del bersaglio, anche in condizioni di scarsa visibilità.
Il calcio della versione Comforthec è equipaggiato con i nuovi calcioli AirPad, già testati sul Vinci, sono disponibili in tre lunghezze diverse in versione destra e mancina, la forma anatomica e il materiale utilizzato consentono il perfetto adattamento alla spalla con conseguente miglioramento del confort e del controllo dell’arma, riducendo al minimo l’impennamento e velocizzando il riallineamento al bersaglio dopo il primo colpo.
E come Ergonomia, nella versione in legno è stato adottato un nuovo zigrino che insieme alla caratteristica impugnatura a pistola, oltre a un miglioramento estetico, assicura la perfetta presa dell’arma e la pronta imbracciata.
E come Endurance, è stata completamente riprogettata la presa gas autoregolante, usufruendo dell’esperienza acquisita con la carabina militare MR1, che ha sostenuto test di oltre 20.000 colpi, sempre molto arretrata e prossima alla camera di scoppio, pertanto con temperature d’esercizio e pressioni molto elevate per un sicuro, questo permette l’uso di un pistone a corsa breve con una riduzione dell’ingombro dell’astina e un maggior equilibrio dei pesi, mentre l’innovazione riguarda il tirante in acciaio, il pistone che ora è suddiviso in due parti e l’anello di ritegno, queste migliorie garantiscono una grande affidabilità, eliminano il rischio di bloccaggio del pistone causato dagli accumuli residui della combustione e migliorano la resistenza alla corrosione dovuta ai gas incombusti.
L’incastro a coda di rondine della canna sulla carcassa, unitamente al sistema di bloccaggio della molla e all’incastro posteriore del fodero della canna all’interno della carcassa, assicurano tre punti di vincolo della canna sulla parte posteriore dell’arma che ne garantiscono la rigidezza la stabilità e l’elasticità. Il sistema di bloccaggio del mollone permette che, ogni volta che smontate e rimontate la canna portando a fondo corsa il cappellotto, il precarico della canna sia sempre pari al precarico della molla, quest’accorgimento consente di mantenere sempre lo stesso azzeramento anche dopo numerosi smontaggi. Nuovo caricatore ad alta capacità su cui è stata modificata la molla e inserita una guida cartuccia ottenendo una maggiore affidabilità ed eliminando il rischio di una mancata alimentazione.
A caccia
Il secondo giorno è stato dedicato alla prova sul campo della nuova ARGO E, Tony Gialdini con la perfetta organizzazione della Montefeltro, che già si era occupata delle locations e dei ristoranti, scelti fra i migliori e caratteristici di questo stupendo angolo di Toscana, racchiuso fra mare e colline, famoso per i suoi grandissimi vini. Appuntamento alla tenuta Mocajo dove è stata organizzata una braccata al cinghiale, anche se tutti i partecipanti sono esperti cacciatori, Tony si premura di fare tutte le mai superflue, raccomandazioni di rito.
Questa volta sul palchetto non sarò solo, mi accompagna l’ing. Marco Vignaroli, sarà un’opportunità per studiare a fondo l’Argo E. Le carabine sono tutte ben allineate su un tavolo, ci chiedono di scegliere un’arma fra quelle presenti, si tratta di 30-06 e 308 nelle varie versioni. Io decido per l’Amazonia Green in 30-06 mentre Marco prende una Wood sempre dello stesso calibro.
Giunti al palchetto, ci è toccata in sorte la posta n. 7, ci rendiamo presto conto di non essere in una posizione fortunata, gli altri sparano spesso e le canizze si susseguono senza sosta, ma dalle nostre parti sembra non voglia venire nulla. Approfitto dell’occasione e di avere due carabine per chiedere all’ing. Vignaroli di smontarne una e descriverne i particolari.
In pochi istanti toglie la cinghia dalla Wood e ruotando il perno posto in cima all’astina, la smonta e mi mostra il sistema di recupero gas, a questo punto usando il perno dell’astina come leva, svita e rimuove la molla di ritegno della canna disassemblando così la canna stessa e il sistema di recupero gas. Con quest’operazione ha dimostrato come sia semplice la manutenzione dell’arma, siamo stati in grado di smontarla e rimontarla senza l’uso di nessun utensile anche all’aperto sul palchetto, mi auguro che tale operazione, a caccia, non sia necessaria a nessuno, ma sapere che è possibile è una garanzia in più.
In quest’occasione ho avuto modo di apprezzare il sistema d’incastro a codetta della canna sul castello e il fermo della molla che ne garantisce sempre la stessa compressione. Molto funzionale il nuovo caricatore prismatico a 10 colpi, fluido il caricamento e ottima la soluzione per guidare le cartucce in camera di scoppio. Naturalmente preso dalle descrizioni dell’arma, quando si è presentato l’unico cinghiale che ci ha fatto visita, ero distratto, e sono stato sorpreso come un novellino di questa caccia, apparecchiando una bella padella che Marco ha testimoniato con la fotografia del cinghiale che scappa.
Oggi l’occasione era troppo ghiotta per pensare ai cinghiali, la lezione privata sul nuovo ARGO E ha aiutato anche me, che non sono mai stato un amante delle carabine semiauto, a comprendere l’utilità e la funzionalità dell’arma. Ora sono molto curioso di provare i calibroni, il .338 WM, il 9,3×62 e perché no il 300WM, sono sicuro che l’equilibrio dell’arma e il calcio Comfort renderanno docili anche calibri così esuberanti. Come consuetudine la cacciata si è conclusa a tavola, nella stupenda dimora della tenuta Mocajo, ove abbiamo degustato gli ottimi vini dell’azienda e una cucina di primissimo ordine. Come sempre l’organizzazione della Montefeltro è stata impeccabile e all’altezza delle garanzie che sono sinonimo del nome di quest’agenzia venatoria. (S.P.)
A conferma dell’evoluzione tecnologica e delle garanzie dell’Argo Endurance è stato sviluppato il Benelli Select Program:
Al fine di certificare la qualità dei prodotti tecnologici di largo consumo in maniera univoca la Comunità Europea ha standardizzato le modalità di valutazione e di rating, per esempio sugli elettrodomestici troviamo una scala di classi dalla “C” alla “A++”, questo con il doppio scopo di permettere ai consumatori di comparare prodotti in modo oggettivo e d’incentivare i produttori a migliorare le performance dei loro prodotti.
Nel campo delle armi sportive finora non è mai stato fatto niente del genere, con Argo E, la Benelli Armi, basandosi sulla normativa NATO AC/255 relativa alla prova di armi militari ha qualificato e dato un rating alla carabina e ai suoi concorrenti considerando come aspetti cruciali la sicurezza e le performance dell’arma. Per ottenere un a valutazione oggettiva, sono stati eseguiti una serie di test, la prima prova è stata quella di caduta, lasciando cadere l’arma da 2 metri in 6 diverse posizioni su una superficie di calcestruzzo, con il cane armato, non si è mai verificata la partenza del colpo.
La seconda consisteva nello sparare con la canna ostruita prima con una palla bloccata poco avanti alla camera di scoppio poi con una palla ferma subito dopo la presa gas, in entrambi i casi non c’è stata deformazione della canna. La terza prova è stata quella di affidabilità, consisteva nello sparare 10.000 colpi in più riprese con frequenza di 15 colpi al minuto e lubrificando la carabina ogni 1.000 cartucce, gli inceppamenti dell’ARGO E sono stati inferiori a 1 ogni 500 colpi, per fare un esempio i Marines americani richiedono armi che garantiscano 1 su 300. A questo punto avendo eseguito il test in casa, per avere piena soddisfazione, avevano bisogno di un ente certificatore autorevole e indipendente, è stato scelto il Banco Nazionale di Prova di Gardone VT, universalmente noto per la serietà del lavoro e delle certificazioni, che ha sottoposto a tutti i test, quasi torturandolo, l’Argo E, così è nato l’”Endurance Test”. Riassumendo Argo E è stile, affidabilità, durata, precisione e sicurezza.
Tutta la relazione dell’Ing. Vignaroli è stata corredata da slide e filmati ad alta velocità. A questo punto l’ing. Moretti lancia l’idea di utilizzare il Banco di Prova per svolgere un’attività scientifica e fare prove per certificare le armi italiane secondo parametri scientifici e oggettivi. Il Direttore Commerciale Lucio Corraca ci ha illustrato le motivazioni che hanno portato all’ARGO E. La prima cosa che salta all’occhio è il perché l’Argo non è stata completamente rinnovata, come avvenuto con le recenti novità in casa Benelli, Vinci, calcio Conforthec system.
Argo è stata presentata in Italia nel 2002 e nel resto del mondo nel 2003 al momento della sua presentazione rappresentava una linea unica originale percettibile a vista rispetto a tutte le altre è diventata una tendenza un format per le carabine semiauto da caccia. A oggi quando ancora Argo non ha compiuto gli 8 anni sono state prodotte distribuite oltre 250.000 carabine attestandosi su una quota di mercato di circa il 22%.
Della “vecchia” Argo, Argo E ha ereditato tutto l’impianto tecnico ed è stata volutamente lasciata inalterata la linea, perché si è volute seguire le indicazioni dei clienti, è stata eseguita un’accurata ricerca di mercato, rivolgendosi a una società di consulenza, la tecnica consisteva nel presentare vari modelli della nuova arma a gruppi selezionati di cacciatori e armieri, naturalmente i modelli erano anonimi e gli intervistati non sapevano di che marca si trattasse. Il risultato è stato che la linea dell’Argo risulta ancora la più gradita e apprezzata, piccole modifiche di dettaglio presenti su alcuni modelli non sono state minimamente valutate, mentre cambiamenti strutturali sostanziali presenti su altri modelli sono risultati addirittura controproducenti.
Pertanto la carabina Argo E anche se da un punto di vista estetico sembra inalterata rispetto alla precedente, l’evoluzione e la ricerca tecnologica la rendono più affidabile, robusta e resistente. A conferma dell’evoluzione tecnologica e delle garanzie dell’Argo Endurance è stato sviluppato il Benelli Select Program, ogni acquirente che acquista una carabina Argo E, trova nella confezione un tagliando che consente di avere, a titolo completamente gratuito entro i 5 anni, una revisione completa della carabina e una certificazione ufficiale dello stato dell’arma. Argo E sara presentata ufficialmente al pubblico Italiano dal 17 al 20 febbraio 2011, durante la fiera Hunting Show di Vicenza.
Testo e foto di Saverio Patrizi