Un sovrapposto con soluzioni tecniche raffinate e dall’estetica decisamente innovativa: ecco il Benelli 828 U, un modello studiato in ogni particolare, a cominciare dal nome. La denominazione 828U ha un obiettivo preciso: porre l’accento sul numero con il quale Urbino è iscritta nell’elenco dei patrimoni dell’Umanità definiti dall’Unesco. La lettera “U” indica invece la città di Urbino. La linea dell’828 U fa invecchiare di colpo le linee classiche dei sovrapposti “tradizionali”. Benelli ha saputo osare: partendo da un progetto concepito cinque anni fa, ha mantenuto fermi alcuni capisaldi e ne ha cambiati radicalmente altri. 828 U Black, la forza del black in un elegante gioco di lucido e opaco. La parte superiore e inferiore si presenta con un nero satinato, elegante; la fascia centrale assume un colore nero lucido, moderno, in efficace contrasto con il nome del modello che vi campeggia in colore bianco. 828U è un sovrapposto che racchiude le più avanzate innovazioni brevettate Benelli, inoltre offre una personalizzazione estrema, ben 40 regolazioni possibili tra pieghe e deviazione. Grazie al Perfect Fitting l’arma diventa un’estensione naturale dell’occhio e del braccio del cacciatore. L’828 U pone fine alla stagione in cui per avere un fucile su misura era necessario rivolgersi ad un “calcista”.
Estetica e funzionalità si avvalgono di un calcio in legno di qualità elevata dotato di sistema di riduzione del rinculo Progressive Comfort, già apprezzato sui semiautomatici Benelli della gamma Power Bore. Il sistema è stato ottimizzato per l’utilizzo sul sovrapposto, grazie alla modifica interna del numero e dello spessore degli intercalari. Questi particolari si flettono e quindi ammortizzano in modo progressivo all’aumentare del rinculo generato dalle cartucce, dalle più leggere alle più potenti. Grazie ad un calciolo in poliuretano speciale il colpo sulla spalla viene notevolmente smorzato, con evidenti vantaggi anche per lo zigomo del tiratore garantiti dall’adozione di un nasello in poliuretano. Nel calcio la distanza calciolo-grilletto è settata in fabbrica a mm 375, ma può essere portata a mm 385 sostituendo il calciolo. Il fucile può essere ordinato anche con un calcio più corto il cui LOP di fabbrica è regolato su mm 365. L’astina si presenta filante e sottile; uno zigrino atto a facilitarne l’impugnatura si estende su tutta la base. Un altro particolare è il comando di sgancio dell’astina che ottimizza al contempo sicurezza e facilità di utilizzo: situato all’apice della stessa, risulta molto rigido e ciò per evitare sganci accidentali, diventerà invece estremamente leggero da azionare se premiamo contemporaneamente l’astina contro le canne, e cioè con un’azione combinata e quindi sicuramente voluta. Le canne criogeniche unitamente agli strozzatori criogenici garantiscono un rendimento balistico ottimale. La bindella è in fibra di carbonio, non ci sono bindellini laterali e i due tubi sono uniti soltanto in volata e sul monoblocco, questo consente una maggiore leggerezza dell’insieme, una più facile maneggevolezza. Inoltre si riducono al minimo le interferenze sul regime vibratorio delle canne ottimizzandone la resa balistica. Le canne Power Bore hanno una foratura di 18,5 mm. Gli strozzatori criogenici sono lunghi 7 cm, forniti in numero di cinque e idonei (eccezion fatta per il due stelle e una stella) all’utilizzo con munizioni in acciaio.
Un’innovazione importante che ha rivoluzionato gli standard della categoria è il sistema di chiusura Lock Plate: un congegno semplice e geniale che assicura una chiusura forte e affidabile con l’annullamento degli stress meccanici sulla bascula. Un modo nuovo, unico e straordinariamente duraturo di intendere la chiusura del sovrapposto Benelli. La robustezza è assicurata da una piastra in acciaio che inferiormente porta un sporgenza orizzontale a forma concava e dotato di due risalti posti uno per lato. Ad arma in chiusura la piastra impegna inferiormente il gruppo con la sporgenza orizzontale mentre la sua parte superiore entra in una sede ricavata sotto alle due appendici superiori del gruppo canne. In questo modo il vivo di culatta è letteralmente sigillato e l’insieme piastra-canne costituisce un’unità a se stante. I perni cerniera quindi non lavorano allo sparo, ma servono soltanto per far ruotare il gruppo canne. Visto il tipo di ancoraggio della piastra al monoblocco era giocoforza necessario che lo stesso possedesse superlative caratteristiche meccaniche, come pure superlative dovevano essere le caratteristiche meccaniche dei “tubi”. Scelta dei materiali e trattamenti termici hanno consentito di raggiungere gli obiettivi prefissati senza aggravio di peso perché il monoblocco dello 828 U è completamente diverso da quelli tradizionali nei quali i tubi sono innestati nei manicotti del monoblocco; su 828 U sono le “appendici” del monoblocco ad essere innestate nei tubi. Il monoblocco dello 828 U è un unico pezzo di forma complessa realizzato all’utensile con tolleranze strettissime e caratterizzato dalla presenza di due “protuberanze” cilindriche sulle quali vengono investiti i tubi canna. Oltre alla precisione delle lavorazioni il vantaggio di avere un unico pezzo di lavorazione risiede nella possibilità poi di trattarlo termicamente per migliorare notevolmente la struttura dell’acciaio e la sua robustezza.
828 U è stato concepito in funzione dell’utilizzatore: solo provandolo si può toccare con mano i vantaggi “insiti” nella congegnazione e nella configurazione di questo fucile.
Tra questi anche il movimento necessario per “aprire” l’arma agendo sulla particolare chiave di apertura, così concepita proprio allo scopo di facilitarne l’azionamento da parte di chiunque. L’agilità di apertura è una delle prime evidenze di questo nuovo modo di intendere il sovrapposto: da un lato, non dovendo anticipare future usure del sistema di apertura (grazie al sistema di chiusura Lock Plate) lo sforzo necessario ad aprire le canne può essere settato al minimo, di modo che risulti agile anche su un’arma nuova; dall’altro il riarmo con la chiave di apertura fa sì che, al momento stesso in cui le canne vengono rilasciate per l’apertura, i martelli siano già armati e quindi le canne scendono con estrema agilità non essendo più necessario contrastare le molle di riarmo dei martelli. Quindi: agilità di apertura già dal primo utilizzo per effetto della chiusura innovativa (LOCK PLATE) e agilità di apertura nel tempo per effetto del riarmo tramite chiave di apertura.
Nell’ 828 U sono stati adottati espulsori ad impulso, in base al concetto che “quello che non c’è non si può rompere” e in osservanza del fatto (statistico) che gli ejectors sono tra le parti più sollecitate in un fucile basculante (e quindi soggetti a rottura). Il sistema di estrazione è totalmente contenuto nel monoblocco, eliminando il collegamento meccanico tra guardia e astina. La pressione generata dalla cartuccia aziona i perni, che attivano l’espulsione, permettendo l’eliminazione delle sole cartucce esplose. Il gruppo scatto è facilmente smontabile per le ordinarie operazioni di pulizia; nella dotazione dell’arma è previsto un piccolo anello con un’appendice metallica che si inserisce in un apposito foro situato appena dietro il ponticello: spingendo l’appendice verso l’interno della bascula, il meccanismo di scatto viene svincolato e può essere estratto. Il monogrilletto selettivo è a funzionamento inerziale, con il passaggio da un cane all’altro per spostamento della massa. Allo sparo il cane va a colpire il corrispondente percussore alloggiato sulla piastra di chiusura e deve passare attraverso una apposita finestra creata nell’alberino della chiave di chiusura stessa. Ciò assicura la massima sicurezza: se il fucile non è in perfetta chiusura, la percussione non avviene.
Benelli 828 U e 828 U Black rappresentano il miglior completamento della collezione di ogni cacciatore e appassionato d’armi. Due modelli che rappresentano al momento attuale la massima espressione tecnologica applicata ad un fucile da caccia a canne sovrapposte.