Setter gordon e beccaccini hanno rinnovato un patto antico. Le diverse affermazioni raggiunte da alcuni anni a questa parte nella disciplina specifica, hanno raggiunto l’apice giusto alla fine dello scorso anno. Malcottinensis Sisco detto Nash, setter gordon di Paride Galassi, condotto da Enrico Marchetti, ha vinto per il 2018 il prestigioso trofeo della Sgneppa d’Oro, il più ambito trofeo della cinofilia venatoria dedicato al beccaccino. Un trofeo aperto a tutte le razze da caccia da ferma, e per la prima volta appannaggio di un gordon. Un dato storico, un momento esaltante per tutti i gordonisti e per il Setter Gordon Club che da anni promuove la partecipazione a queste difficili prove, ritenendole essenziali per la conservazione e il miglioramento della razza. Già all’inizio della stagione delle prove su beccaccini, gennaio 2018, trofeo della Settimana Sarda, serie di prove su beccaccini nelle risaie oristanesi, tre gordon condotti da Enrico Marchetti si sono messi in evidenza. Docholliday di proprietà di Giovanni Meneghini si aggiudica il trofeo sardo, prima vittoria di un gordon in questa competizione, seguito in classifica da Malcottinensis Sisco detto Nash di Paride Galassi e da Oldrado da Ponte di Mario Pansera.
I mesi di febbraio e marzo sono i mesi delle trasferte all’estero. Anche delle vittorie all’estero. I gordon di Marchetti, gareggiando in Francia, raccolgono una bella serie di vittorie con le massime qualifiche nelle prove in coppia a beccaccini. Oldrado da Ponte si aggiudica due prove con il CACIT, e la giovane Cecilemanot vince due prove a singolo con il CAC. In aprile la stessa Cecilemanot vince il Trofeo Città di Carpi (la prima volta per un gordon), un classico delle prove a beccaccini, conseguendo anche il suo primo CAC italiano. La stagione delle prove a beccaccini si conclude in novembre, con le ultime tappe del trofeo la “Sgneppa d’Oro”. Otto prove che vedono primeggiare, e guidare insieme la classifica, i gordon Docholliday, Malcottinensis Sisco detto Nash e Oldrado da Ponte. Solo in occasione delle ultime prove insidia la vetta della classifica Emilia, una validissima bracca italiana condotta da Torti, ma alla fine è il setter gordon Nash a spuntarla. Per la prima volta un setter gordon, con altri subito a ridosso in classifica, si è aggiudica l’ambito trofeo. Una pagina storica per la razza. Un risultato che può essere considerato legato alla tradizione e alla vocazione venatoria storica, antologica, del setter gordon: il “feeling” con il beccaccino, uno dei selvatici più difficili e sensibili sul quale un cane da ferma possa misurarsi.
L’impegno di allevatori, dresseur e proprietari ha portato oggi i setter nero-focati ad un importante livello di competitività. Chi segue dappresso la cinofilia venatoria agonistica, avrà senz’altro notato la progressione che il setter gordon ha mostrato in campo agonistico negli ultimi anni. Già da tempo la razza esprime valori importanti, e pur restando tutt’oggi fra quelle meno diffuse (circa 280 iscrizioni annue di media al ROI negli ultimi dieci anni, e 242 iscrizioni nel 2017), il valore dei risultati registrati in prove di lavoro è eloquente del valore delle genealogie in campo. Lavoro e tipicità, a testimonianza di quanto fatto dai gordonisti che hanno fatto marciare insieme caratteristiche di lavoro e caratteristiche somatiche. Un grande lavoro che fa onore a chi l’ha promosso (tanti i nomi di amici gordonisti che ci hanno lasciati) e a chi l’ha voluto e saputo apprezzare e valorizzare ulteriormente, calandosi nel solco della lunga storia della razza. Un grande lavoro leggibile anche nell’importazione di importanti correnti da lavoro e successive selezioni effettuate negli anni, che hanno dato l’accelerazione giusta. Ulteriore aspetto positivo della vitalità della razza è l’affacciarsi di soggetti nuovi sulla scena delle prove di lavoro.
La conquista della Sgneppa d’Oro è un’occasione per stilare anche un tracciato attuale sulla razza e sul Club. A fine marzo 2018, nei giorni 28 e 30 a Ceresole d’Alba, in provincia di Cuneo, si è tenuto il Campionato Europeo di caccia a starne la cui organizzazione toccava al club italiano. Al termine del confronto la Coppa Europa Gordon è tornata in Italia dopo ben nove anni. La squadra italiana, selezionata dall’Esperto Giudice Giorgio Gaggero, si è affermata grazie ai punti conquistati da Alfeo del Castellare, Logan, Daenerys ed Oldrado da Ponte, mentre lo stesso Alfeo del Castellare, condotto da Sandro Albamonte e di proprietà di Carlo Giusti, ha vinto il titolo individuale con il CACIT. Fra l’altro questo gordon si è distinto nel 2018 anche nelle prove su selvaggina naturale e nelle classiche a quaglie, conseguendo in queste ultime una riserva di CAC, il primo certificato a quaglie nella storia dei gordon. A questi risultati si è aggiunto anche quello della gordon Deliorman di Giuseppe Bravi che, condotta da Marchetti, il 29 Marzo ha vinto con la certificazione il Campionato Europeo Giovani Gordon. A ottobre, sui terreni di Suzzara, in provincia di Mantova, sempre con organizzazione italiana, si è tenuto il Campionato Europeo di caccia su selvaggina naturale. Partecipavano soggetti provenienti da tre Paesi, e i gordon italiani hanno primeggiato in tutti e due i due giorni di prove: Oldrado da Ponte e Ciro hanno ottenuto entrambi il CACIT. Barrage tutto italiano, giudicato dal giudice francese Massierà e dai giudici italiani Gaggero e Bonacina, che si è risolto a favore di Ciro al quale è andato il titolo di Campione Europeo Maschi, lasciando ad Oldrado quello di Vice Campione.
Nel complesso del 2018 sono stati ventiquattro i gordon che hanno partecipato a prove libere di lavoro in diverse note di concorso, un dato sostanzialmente in linea con l’anno precedente. Quindici i gordon che nel totale hanno conseguito nove CAC-CACIT (di cui sei in caccia su beccaccini, due in caccia su selvaggina naturale e uno in caccia a starne), tre riserve di CAC-CACIT in caccia su beccaccini, otto CAC (di cui quattro caccia su beccaccini, tre in caccia su selvaggina naturale, uno in caccia a starne), tre riserve di CAC (di cui due in caccia su beccaccini, uno in classiche a quaglie), venticinque Eccellente (di cui dodici in caccia su beccaccini, otto in caccia su selvaggina naturale, due in caccia a starne, tre in classiche a quaglie), sette MB (di cui due in caccia su beccaccini, uno in caccia a starne, quattro in attitudinali a quaglie), sei CQN (di cui due in caccia su beccaccini, due in caccia su selvaggina naturale, uno in caccia a starne, uno in attitudinale a quaglie). Inizio 2019 ancora sulle tracce dei beccaccini. Da sottolineare il risultato conseguito in Francia in febbraio da Malcottinensis Sisco detto Nash (Sgneppa d’Oro 2018), condotto da Enrico Marchetti, ha vinto il Challange Europeen a beccaccini. Il Challange è il più importante trofeo della cinofilia venatoria francese dedicato al beccaccino ed è riservato esclusivamente ai cani da ferma britannici. Si tratta di un successo straordinario per la razza Gordon perché per la prima volta un nero-focato vince questo trofeo. Nash si è imposto sui venticinque soggetti partecipanti alle prove, staccando il CACIT sia nella prima giornata al barrage con il setter irlandese Jade de la Previere, sia nella seconda giornata. Anche questo evento non era mai accaduto nella lunga storia del trofeo.
Gloria anche per Docholliday (cond. Marchetti, prop. Meneghini), che ai primi di gennaio si è riaffermato con CAC ris. CACIT nella Settimana Sarda, e in Francia nella settimana dal 25 al 31 marzo, con oltre ottanta cani nei cinque giorni di prove, si è aggiudicato l’importante trofeo francese Challange Cèzallier con un CAC-CACIT e una ris. CAC-CACIT. Onori anche a Bill (cond. Marchetti, prop. Florio) che nelle prove a singolo in Francia ha racimolato un Eccellente, una ris. CAC, e un CQN. Un “patrimonio gordon” in grado di produrre soggetti di qualità per il cacciatore. Un patrimonio che valorizza l’allevamento italiano e riafferma il valore del Setter Gordon cane da caccia e da prove.