Il Beccaccino appartiene al gruppo Charadriiformes, famiglia Scolopacidae. Di lunghezza corporea compresa tra i 25 e i 27 cm, più piccolo della Beccaccia ma più grande del Frullino (entrambe specie di morfologia assai simile); il beccaccino ha dimensione e colorazione simili al Croccolone, dal quale però si differenzia per la sagoma meno massiccia ed il becco diritto più lungo e sottile, che costituisce anche la sua caratteristica distintiva fondamentale. Il piumaggio sul dorso e sul capo è di colore marrone e crema, con striature e chiazze nere e rossastre; la striscia chiara centrale sulla testa lo differenzia dal Frullino. Le penne della coda presentano poco bianco (un altro carattere distintivo). Il beccaccino è una specie schiva, difficile da osservare a distanza ravvicinata; è più facile individuarlo quando si muove, in particolare durante il comportamento di fuga, spesso di gruppo: questo è caratterizzato da un volo lungo e radente, tipicamente a zig-zag, e da aspri richiami che il Beccaccino emette durante il decollo. In volo i beccaccini sono evidenti il ventre bianco senza barrature e due strie chiare nella superficie inferiore delle ali, e il becco è tenuto rivolto verso il basso.Durante il corteggiamento i maschi si esibiscono in voli in picchiata, producendo rapidi e forti fischi a causa dell’attrito dell’aria contro le timoniere esterne, tenute molto divaricate.
BECCACCINO: Habitat e areale di diffusione
Il beccaccino frequenta paludi, marcite, praterie bagnate e coltivi allagati, soprattutto durante la stagione fredda. Costruisce il nido tra erbe e giunchi, talvolta in mezzo all’Erica. Il beccaccino si alimenta in terreni soffici e umidi durante la notte, dove immerge il becco sottile alla ricerca di vermi e insetti; è importante anche la presenza di dossi erbosi o macchie di cespugli, che siano in grado di offrire rifugio e una buona visuale sulle zone aperte; per il Beccaccino è fondamentale inoltre l’accesso ad acque basse, siano esse ferme o correnti. Specie monogama, con cure parentali a carico di entrambi i genitori, si riunisce di solito in piccoli gruppi. Il beccaccino nidifica nelle tundre della fascia boreale e temperata, dal bassopiano della Siberia fino all’Islanda e alle Isole Britanniche, dove alcune popolazioni sono stanziali. Trascorre la stagione invernale nelle aree umide dell’Europa occidentale e del bacino mediterraneo, in Medio Oriente, in Asia meridionale e, in gruppi cospicui, in Africa a sud del Sahara. Durante le migrazioni è presente anche in aree antropizzate e sulle coste marine, soprattutto quando il gelo raggiunge il suo apice e le temperature sono troppo fredde. In Italia il beccaccino è migratore regolare, svernante e nidificante sporadica; le poche segnalazioni isolate di nidificazione si riferiscono alle regioni settentrionali (Pianura Padana, Delta del Po, estuari del Ticino e dell’Adda). La presenza della specie nel nostro Paese durante la migrazione è considerevole, con un gran numero di catture nelle stazioni dislocate sia in siti costieri sia in zone umide interne, nelle regioni continentali e peninsulari e in Sardegna; il picco del flusso migratorio di beccaccini si ha durante gli spostamenti post-riproduttivi, in particolare tra fine luglio e fine settembre, mentre si registra un altro picco relativo durante il mese di novembre (Macchio et al., 1999).
BECCACCINO: Dimensione e andamento delle popolazioni
I contingenti nidificanti più consistenti si trovano nei territori dell’ex-Unione Sovietica, stimati in diversi milioni di coppie, e nel nord dell’Europa, con circa 800.000 coppie di beccaccini; nel resto del suo areale di nidificazione sono distribuite circa 50.000 coppie, concentrate soprattutto in Germania (13-20.000 coppie) e in Polonia (15-25.000 coppie). In molti Paesi europei le popolazioni di beccaccini sono stabili, sia dal punto di vista numerico sia da quello dell’areale di distribuzione; fenomeni di marcato decremento si sono verificati nel periodo tra gli anni ’70 e ’90 ad esempio in Olanda, Slovenia, Svizzera e Ucraina.
BECCACCINO: Conservazione e gestione
La specie del beccaccino non risulta in pericolo secondo le categorie europee di minaccia e non è protetta. La specie in Lombardia risulta legata ai prati marcitori, che stanno gradualmente scomparendo negli ultimi decenni a causa del mutamento delle pratiche agricole; probabilmente anche in conseguenza di questo fenomeno sono diminuiti i contingenti svernanti di Beccaccino. In ogni caso, il mantenimento di zone acquitrinose con vegetazione erbacea e stoppie allagate durante i mesi invernali potrebbero essere interventi utili ai fini della conservazione di questa specie (Vigorita et al., 2003a).
__fg_link_0__ per le minori dimensioni, il corpo di forma più tozza gli arti posteriori più lunghi degli anteriori. Il colore del mantello va da sabbia a grigio-bruno scuro; il dorso è tendente al rossastro, l’addome e la parte inferiore della...
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PERNICE ROSSA(Alectoris rufa) Fenologia S N R PERNICE ROSSA: DescrizioneLa Pernice rossa appartiene all’ordine Galliformes, famiglia Phasianidae. La Pernice rossa è un galliforme dall’aspetto tozzo e compatto, misura circa 33-35 cm, ed è molto simile alla Starna soprattutto nel piumaggio giovanile. Gli adulti di...
PERNICE BIANCA(Lagopus mutus) Fenologia S N R PERNICE BIANCA: DescrizioneLa Pernice Bianca appartiene all’ordine Galliformes, famiglia Tetraonidae. Di medie dimensioni (35 cm), la Pernice bianca è una specie caratterizzata da un vistoso dimorfismo sessuale e stagionale che si manifesta in diverse colorazioni del piumaggio....
PEPPOLA(Frigilla montifringilla) Fenologia S N R PEPPOLA: DescrizioneLa Peppola appartiene all’ordine Passeriformes, famiglia Fringillidae, e ha dimensioni simili a quelle del Fringuello, di circa 14-16 cm. In estate il maschio ha il capo interamente nero con riflessi bluastri, dorso scuro e petto arancione. Le...
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