L’associazione Amici di Scolopax ha voluto porre l’accento tramite Facebook e le parole del presidente Alessandro Tedeschi, su un episodio accaduto in Molise. Ecco quanto si può leggere sui social: “Accade di confrontarsi con situazioni al limite dell’incredibile eppure reali e ridondanti. È successo per la seconda volta in Molise, ma anche nel recente passato anche in altre regioni italiane. È inconcepibile che si abbatta una beccaccia munita di radiotrasmettitore satellitare e si decida di buttar via un apparecchio tanto utile quanto costoso e prezioso.
Tra l’altro, trattasi di un progetto di ricerca su una specie di interesse venatorio e l’abbattimento è sicuramente accaduto in periodo di caccia aperta. Ci si chiede quale razionale motivazione possa spingere un cacciatore nel terzo millennio a comportarsi ancora come un energumeno del Giurassico. E poi ci si chiede legittimamente: potranno mai prevalere il lavoro, l’impegno e la professionalità a fronte di siffatte leggerezze? Meditiamo gente, meditiamo”.
Meno male che non è successo nel mio cortile. Cerco sempre di andare a caccia lontano da casa e di cacciare responsabilmente. Le pistole sono chiuse in una cassaforte a casa e protette da un allarme ajax. Credo che ci sia una multa gigantesca per aver sparato a questi uccelli e spero sinceramente che la polizia trovi questi cacciatori. Forse dovremmo passare dalla caccia al tiro sportivo al bersaglio