Dati di monitoraggio
“Nuovo impulso alle azioni di controllo della specie cinghiale nel territorio della Regione Basilicata nel primo quadrimestre 2024” è quanto afferma l’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, all’esito dei dati di monitoraggio acquisiti dall’Ufficio caccia e pesca della Direzione generale politiche Agricole Alimentari e Forestali e dell’Ufficio Parchi Della Direzione Generale Ambiente Territorio ed Energia.
Parchi nazionali e non solo
“Nel dettaglio – aggiunge Latronico – a seguito delle ordinanze nazionali e regionali relative alle misure di contenimento della cosiddetta PSA (Peste Suina Africana) sono 2520 i capi di cinghiale prelevati complessivamente nei cinque Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) sul territorio di caccia programmata regionale nel periodo da gennaio ad aprile, così come sono circa 803 i capi prelevati nei Parchi Nazionali e Regionali e nelle aree protette in Basilicata nel periodo medesimo. Occorre agevolare le azioni già effettuate con misure concrete per tendere all’ obiettivo di prelievo dei capi previsti dal piano di eradicazione della peste suina africana, approvato dalla Giunta Bardi. La Basilicata ha condizioni straordinarie per le quali occorre attuare soluzioni straordinarie”.
Azioni da promuovere
La Regione Basilicata sta lavorando da tempo per cercare di dare impulso alle azioni di controllo dei cinghiali nell’alveo del nuovo quadro normativo nazionale e regionale. Come sottolineato ancora dall’assessore, occorre continuare nelle attività di prelievo consentite sia nel territorio libero che nelle aree protette, in sinergia con gli enti gestori, con il Commissario Nazionale per la Peste Suina Africana e con le Direzioni generali Politiche Agricole Alimentari e Forestali e Salute e Politiche della Persona.