La sezione regionale della Basilicata dell’associazione Arci Caccia ha scelto di intervenire con un comunicato ufficiale per commentare quella che ha definito “una situazione incresciosa”. L’argomento è quello delle sanzioni relative all’attività venatoria: il Corpo di Polizia Provinciale attivo in territorio lucano ha notificato una serie di verbali per delle contravvenzioni “postume”, visto che ai cacciatori è stato contestato l’utilizzo scorretto del tesserino venatorio. In poche parole, l’errore sarebbe stato commesso nel momento in cui sono stati registrati i capi di selvaggina abbattuti nel corso della stagione 2015-2016.
La questione è più che controversa e contraddittoria, anche perchè potrebbero essere penalizzati dei cittadini per una violazioni che non sapevano neanche di aver commesso. Il presidente di Arci Caccia Basilicata, Alfonso D’Amato, si è rivolto all’avvocato Giuseppe De Bartolomeo per tutelare i cacciatori che si trovano sotto accusa ma che allo stesso tempo non hanno responsabilità per non essere stati protagonisti volontari degli episodi sanzionati.