Origini antichissime e una passione sconfinata per l’acqua. Sono queste le due caratteristiche principali del Barbet, una razza cinofila di origine francese che ha anche una storia interessante e che merita di essere approfondita. Il prelievo delle specie acquatiche è quello più indicato per coinvolgere questo animale, impiegato fin dai tempi più remoti per affrontare le paludi e stanare le anatre.
Il Barbet e il suo lavoro hanno ispirato tantissimi pittori, senza dimenticare che era considerato un cane alla moda e adatto alle famiglie più potenti. Le sue origini si fanno risalire addirittura ai tempi dei Saraceni e nel corso dei secoli questa razza ha mantenuto intatti fascino e utilità. I cacciatori, non solo francesi, lo sfruttano ancora oggi per battute emozionanti e ricche di soddisfazioni. Per conoscerlo meglio non si può che partire dalle caratteristiche peculiari e dal carattere.
Caratteristiche fisiche
Il segugio non è caratterizzato da una struttura ossea particolarmente grande. Al contrario si può dire che il cane sia di taglia medio-piccola. A prima vista sembra molto più grande, ma questo è dovuto al pelo che tende ad ingannare.
A livello morfologico, appartiene alla categoria dei bracchi, ma hanno delle caratteristiche particolari dovute proprio al pelo. Il manto è folto e tendenzialmente lanoso e ricopre ogni aspetto del corpo. Testa, muso e piedi sono ricoperti da una peluria intensa.
Oltre ad avere un tipo di manto particolare, anche il colore lo contraddistingue dagli altri membri della razza. Il pelo sfumato si estende su tutta la lunghezza del corpo e va dal nero, al grigio, al marrone fulvo, fino al bianco e sabbia, con tutte le sue sfumature di colore.
Mentre all’inizio della diffusione del Barbet il pelo seppur ingombrante veniva lasciato per mettere in evidenza la sua bellezza, con il passare del tempo si è deciso di tosarlo. In questo modo il cane ha acquistato maggiore agilità sia per esprimersi al meglio nella corsa alla preda durante un’uscita venatoria, sia per stare in casa.
Il fisico del Barbet anche se minuto è vigoroso grazie alla muscolatura ben sviluppata e ad una struttura ossea ben strutturata, in cui le proporzioni sono rispettate in pieno. Ogni parte del corpo è ben sviluppata come il petto con le costole arrotondate il collo corto e le zampe robuste.
Caratteristiche caratteriali
Il Barbet è un cane da caccia di origine francese abituato alle uscite venatorie, proprio per questo motivo riesce a instaurare un legame del tutto particolare con il suo padrone verso il quale nutre una devozione pressoché totale.
Il cane dal carattere adorabile, non è malizioso o con cattive intenzioni, ma al contrario è molto furbo e intelligente. Proprio per queste caratteristiche non è una razza difficile da addestrare. Il cacciatore non dovrà fare altro che seguire i consigli dell’addestratore senza sbagliare e tra i due in poco tempo si instaurerà un rapporto del tutto particolare.
Il segugio, come detto in precedenza, è un cane abbastanza robusto, quindi in grado di affrontare al meglio ogni tipo di terreno e condizione. Il Barbet riesce a muoversi agilmente sia nel momento in cui si trova a rincorrere una preda all’interno di una palude, sia quando si trova immerso nella vita in famiglia e nei salotti di casa.
Spesso presente in casa, è molto amato dai bambini con cui instaura un rapporto socievole e mai aggressivo, spesso giocherellone. Come i piccoli, anche il Barbet ama stare in acqua, in cui non si tirerà indieto ed inizierà a sguazzare con la massima naturalezza.
Origini e scomparsa de Barbet
La razza impiegata su larga scala nel corso dei secoli scorsi, nel XIX secolo divenne sempre meno presente durante le uscite venatorie. Famoso per la caccia all’anatra, poco alla volta perse questo primato che lo aveva portato ad essere utilizzato sempre meno nell’ambito venatorio.
Un breve ritorno sul campo avvenne nel 1970 in Francia. Il merito si deve a Helene Pètre, figlia del dottor Vincenti, che decise di riprendere l’allevamento della razza nel suo canile con alcuni Barbet discendenti dei Mas de la Chapelle di suo padre.
Negli ultimi anni ‘70 anche Jean-Claude Hermans iniziò ad volgere la sua attenzione a questa razza. Il suo intento era quello di ricreare il Barbet storico, in base ai suoi canoni. Per questo motivo fu spinto a creare il Club francese del Barbet che aveva come obiettivo quello di riportare in auge la razza, ma nello stesso tempo di assegnarle una nuova classificazione.
Per lui il cane doveva essere inserito all’interno del gruppo 8 di cui fanno parte i Retriever, gli Spaniel e tutti quei cani d’acqua. In questo modo il segugio perse la dicitura di cane da ferma.
Caratteristiche del Barbet
Bello esteticamente il Barbet non è solo un atleta e un abile cacciatore, ma è un cane in grado di inserirsi facilmente all’interno della famiglia soprattutto se ci sono dei bambini.
Il cane è caratterizzato da un carattere molto particolare, che fa di lui un animale tenero e giocherellone. Il Barbet è il cane da compagnia ideale perché ha bisogno di attenzione, di essere coccolato e di avere l’attenzione su di sé. Non ama essere messo in un angoletto, ma preferisce stare al centro dell’attenzione.
Il massimo del carattere lo esprime, come detto in precedenza, in compagnia dei bambini dai quali trae l’energia giusta per giocare, divertirsi, correre e dare ibero sfogo alla propria attitudine euforica.
Il Barbet, nonostante sia un cane perfetto per la famiglia, ha alcuni aspetti del suo carattere che possono risultare difficili da addomesticare se non si ha la giusta misura. In questo caso meglio farsi affiancare da un esperto del settore che avrà il modo giusto per fargli esprimere in pieno il suo carattere senza perdere di vista il suo compito.
Il cane, inoltre, è considerato molto intelligente perché riesce ad apprendere in poco tempo i giusti comandi e il suo ruolo all’interno di una battuta di caccia. Non dobbiamo dimenticare che è stato un cane da caccia, da pastore e anche da acqua quindi è una razza estremamente versatile he con i giusti input si adatta ad ogni situazione.