L’uso del piombo nelle munizioni non rappresenta una minaccia. A dirlo è Antonio Bana, presidente di Assoarmieri e Cesdea: “L’uso del piombo nelle munizioni non è una minaccia significativa né per l’ambiente né per la salute umana. C’è la certificazione dell’European Chemicals Agency che il piombo può continuare ad essere usato nelle munizioni senza alcun tipo di limitazione e senza alcuna necessità di particolari autorizzazioni. Il gruppo di esperti dell’European Food Safety Authority ha presentato una relazione scientifica completa e aggiornata sulla base delle migliori conoscenze dell’argomento.
Metodi sofisticati, in particolare l’analisi sprettometrica, sono stati utilizzati per analizzare circa 140mila livelli di concentrazione di piombo in vari prodotti alimentari ed in acqua. D’altro canto, è stato messo in evidenza come cereali, verdure, acqua di rubinetto, in quanto consumati con continuità, siano, unitamente all’aria, gli elementi che maggiormente contribuiscono ai rischi derivanti dall’esposizione al piombo nella popolazione europea.
In conclusione, prima di affermare che i grandi rapaci si stanno estinguendo perché si cibano di carni di animali colpiti dai cacciatori che non vengono recuperati o delle loro viscere che contengono pallini di piombo, si dovrebbe conoscere la realtà della caccia in generale e di quella di selezione in zona Alpi in particolare”.