La presenza di un nucleo riproduttivo di sciacallo dorato è stata riscontrata nel Parmense, immediatamente a sud del fiume Po. La segreteria del Parco Oglio Sud ha di conseguenza indirizzato una comunicazione ai cacciatori dell’Ambito territoriale viadanese, chiedendo di far girare la voce il più possibile agli associati: la richiesta è di non sparare (lo sciacallo potrebbe essere scambiato per una volpe), ma anzi di segnalare prontamente ogni eventuale avvistamento, utile per mapparne l’espansione. Gli esperti si aspettano insomma che, nel giro di breve tempo, lo sciacallo possa approdare anche sulle sponde mantovane del Po.
Il Parco si mette a disposizione per organizzare corsi di formazione sul tema per gli interessati. Ai primi di dicembre 2020, un esemplare di sciacallo era stato ripreso da una fototrappola notturna in un parcheggio nei pressi di Parma. Nella notte tra l’8 e il 9 gennaio scorso, alcuni esperti (università di Parma e Udine, Carabinieri forestali) hanno tenuto nella Bassa una sessione di stimolazione bioacustica: è stata rilasciata una emissione sonora, cui hanno risposto gli ululati di almeno due-tre individui. L’operazione ha di conseguenza acclarato la presenza di un vero e proprio nucleo riproduttivo, e non di qualche esemplare solitario in dispersione. A darne notizia, sui propri canali social, sono stati i Parchi del Ducato.
Che la pianura e l’ambiente padano stiano cambiando, è confermato ormai da sempre più numerosi indizi. L’estate scorsa, nelle campagne tra Dosolo e Viadana, era stato fotografato ad esempio un lupo; e censimenti svolti nell’area del Parco Oglio Sud hanno rilevato la presenza di volpi, caprioli, istrici e tassi, oltre a specie volatili come aironi, germani, cormorani e ibis. Il dibattito sulle cause è aperto: colpa dei cambiamenti climatici o merito di un ambiente più accogliente e di corrette gestioni faunistiche? Tra gli effetti collaterali benefici c’è il fatto che lupi e sciacalli, animali predatori, si mangeranno un buon numero delle infestanti nutrie. Pericolosa appare invece la proliferazione dei cinghiali, che nell’area Oglio-Po hanno già provocato diversi incidenti attraversando d’improvviso le strade proprio al passaggio delle automobili.