Nella rubrica “Cacciapensieri” di oggi, giovedì 7 dicembre 2017, la Federcaccia provinciale di Brescia ha parlato della nota della Direzione Generale “Welfare Veterinaria” della Regione Lombardia. Il documento ha fornito una serie di chiarimenti sulla detenzione delle anatre da richiamo dopo la diffusione dell’influenza aviaria. In tutto il territorio regionale è vietato usare richiami vivi di anseriformi e caradriformi per la caccia fino al prossimo 31 gennaio.
Nelle aree maggiormente a rischio non si possono allevare uccelli all’aperto, dunque si è scelto di mettere in atto tutte le precauzioni possibili per evitare il contatto con l’avifauna selvatica. Le regole sono molto precise anche per le anatre da richiamo. La detenzione di questi volatili non può avvenire nei luoghi in cui sono usati come richiami vivi. Inoltre, la detenzione stessa deve avere luogo al chiuso oppure tramite stabulazione in un’area totalmente recintata e coperta da reti.
Nell’area di detenzione deve essere presente una riserva d’acqua, ma quest’ultima non può essere alimentata dai serbatoi a cui hanno accesso gli uccelli selvatici. Nel caso in cui fosse presente del pollame, poi, l’allevamento di quest’ultimo necessita una zona totalmente e fisicamente separata da quella dei richiami. Il detentore ha l’obbligo di garantire le normali regole di igiene, sia personale che generale.