Nella consueta rubrica “Cacciapensieri”, la Federcaccia di Brescia ha parlato anche di influenza aviaria e delle ulteriori misure di controllo ed eradicazione per contenere la diffusione dell’influenza aviaria nelle regioni settentrionali del nostro paese. Come sottolineato dall’associazione venatoria, una delle misure di sicurezza del dispositivo dirigenziale del Ministero della Salute è quella del divieto di immissione della fauna selvatica nelle cosiddette ZUR.
L’obbligo rimarrà valido fino alla fine dell’anno, dunque fino al 31 dicembre del 2017: le ZUR non sono altro che le Zone di Ulteriore Restrizione, cioè aree di protezione e di sorveglianza intorno al focolaio. Entrando più nel dettaglio del caso della provincia di Brescia, le ZUR sono tutti quei comuni che si trovano al di sotto dell’autostrada A4 (nota anche come “Serenissima” nel suo tratto centrale) e i territori comunali che sono attraversati da questo tratto viario.
In pratica, si sta parlando di quasi i due terzi dell’Ambito Territoriale di Caccia “Unico” di Brescia, in cui non sono ammesse le immissioni di selvaggina “pronta caccia”. L’obiettivo è quello di tutelare il settore avicolo in questa zona della Lombardia, oltre ovviamente alla salute dei prodotti che vengono poi commercializzati. Le sanzioni previste per i trasgressori sono penali.