Il Comitato Regionale Faunistico della Sardegna si è riunito ieri, mercoledì 7 febbraio 2018, per autorizzare i piani di controllo dei daini, delle cornacchie grigie e dei cinghiali ibridi. Le richieste erano giunte dal Parco di Porto Conte, dalla Provincia di Sassari e dal Parco della Maddalena, ora si spera di risolvere i problemi legati ai danni alle colture e agli incidenti stradali che vedono coinvolta la fauna selvatica. La provincia sassarese ha predisposto un apposito piano per le cornacchie, approvato poi dall’ISPRA.
Lo stesso piano verrà ora sollecitato a Oristano, località in cui le produzioni sono messe a rischio dai volatili e in cui bisogna tenere sotto controllo il virus della cosiddetta “febbre del Nilo”. Il Comitato si è occupato anche del primo allevamento a scopo di ripopolamento dei grifoni, approvato per la prima volta e realizzato ad Alghero.
Inoltre, sono stati approvati nelle varie province isolani il rinnovo o la modifica delle zone in concessione autogestita per l’esercizio della caccia in territorio sardo. A breve ci sarà un incontro convocato dall’Assessorato alla Difesa dell’Ambiente che coinvolgerà cacciatori, ambientalisti ed Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI) per concordare tempi e luoghi dei censimenti di lepri e pernici sarde. In quest’ultimo caso ci si affiderà alla formazione dell’Università di Sassari.