La Giunta Regionale del Veneto ha deciso di autorizzare due nuovi corsi di formazione per guardie venatorie volontarie. La proposta era stata fatta dall’Assessore all’Agricoltura, Giuseppe Pan, e le lezioni sono state promosse dall’ANUUMigratoristi. Entrando più nel dettaglio di questa iniziativa, i corsi si terranno nelle città di Este (Padova) e Verona.
Verranno formate 50 guardie che affiancheranno la polizia provinciale nelle sue attività: inoltre, una commissione tecnica dovrà certificare l’idoneità di questi operatori a svolgere la vigilanza venatoria, il controllo ambientale e la salvaguardia delle colture. Le guardie potranno anche essere in possesso della licenza di caccia, ma le lezioni di cui si sta parlando sono fondamentali, in quanto si coinvolgono biologi, esperti di fauna selvatica e poliziotti. In Veneto questi volontari sono più di 700, senza dimenticare le persone autorizzate a contenere nutrie, volpi e cinghiali.
I cosiddetti controllori sono circa 21400, a fronte di 43280 cacciatori regolari. Come ricordato dalla stessa Regione Veneto, poi, ci sono quasi 6mila abilitati alla caccia delle nutrie, 6670 per quel che riguarda la caccia alla volpe e più di 9mila per il prelievo dei cinghiali. Secondo l’assessore Pan, però, c’è ancora confusione sulle figure dei volontari autorizzati al controllo e i cacciatori, una situazione che crea timori infondati.