Su un totale di 3500 tesserati le donne sono circa un centinaio, un numero che fino ad oggi non era mai stato raggiunto. La tendenza non è la stessa in tutto il territorio toscano, in particolare in Maremma in cui i cacciatori risultano essere in calo. Le due giornate stanno dando la possibilità di prelevare tortore, colombacci, merli, corvidi, storni, cornacchie, gazze e ghiadaie.
I cinghiali sono molto ambiti, invece, ma non ancora cacciabili. Proprio a Massa-Carrara le squadre sono circa 40, con minimo 30 cacciatori per ognuna di esse. Lo stesso discorso vale per i caprioli, con un numero di cacciatori specializzati nelle battute compreso tra 400 e 500. Cervi e mufloni completano questo quadro, tutti ungulati che sono diventati ormai veri e propri flagelli per l’agricoltura.