Secondo la testimonianza di alcuni attivisti, sono stati circa 20 i cacciatori che si sono dovuti allontanare, terminando anzitempo la battuta. Inoltre, i disturbatori avrebbero ricevuto la solidarietà di escursionisti, ciclisti e cercatori di funghi. Addirittura qualche poliziotto avrebbe acconsentito al disturbo dell’attività venatoria, condividendo le intenzioni.
Sono stati utilizzati oggetti di ogni tipo per ottenere il fracasso sperato: oltre a quelli già citati, sono state portate sirene e persino coperchi di pentole. Ogni postazione è stata disturbata da due attivisti e i cacciatori non sono stati lasciati in pace neanche un secondo. Gli attivisti, comunque, non hanno potuto fare nulla per i richiami vivi, visto che merli e tordi non sono stati liberati e hanno continuato a cantare.