Una sentenza corposa
Il TAR di Reggio Calabria con una corposa ed esaustiva sentenza, si è espresso favorevolmente sul ricorso proposto inizialmente dalle Associazioni Venatorie ANUU MIGATORISTI, ARCICACCIA, ENALCACCIA E EPS, alle quali successivamente, spinte da un comune sentire si sono aggiunte anche LIBERA CACCIA E ITALCACCIA. Il ricorso patrocinato dall’avvocato Emiliano Pezzani ha visto l’annullamento del Decreto di nomina della Metrocity a firma del già Sindaco f.f. Avv. Carmelo Versace, dei componenti dei Comitati di gestione degli ATC RC1 e RC2. Questa sentenza stronca le aspettative di Federcaccia, che tramite la Metrocity aveva beneficiato, senza arrossire, di ulteriori tre posti in entrambi gli ATC, sottraendoli illegittimamente ad altre Associazioni venatorie riconosciute, come la sentenza del Tar ha plasticamente dimostrato, tradendo palesemente il principio costituzionale del pluralismo partecipativo.
La bocciatura dei giudici amministrativi
C’è da dire inoltre che Federcaccia in tale contesto si era anche costituita ad opponendum contro le associazioni ricorrenti, ma è stata anche lei sonoramente bocciata dal TAR. Ovviamente tale condotta ha anche prodotto una profonda spaccatura tra quest’ultima e le altre associazioni venatorie calabresi che all’unisono stigmatizzano questo comportamento sleale, arrogante e spregiudicato. Che il Decreto di nomina fosse sbagliato nella forma e nella sostanza, viziato da una cervellotica istruttoria e da una delirante interpretazione, era stato fatto presente, a tempo debito, dalle Associazioni venatorie escluse in un apposito incontro con il Consigliere delegato alla Caccia dott. Salvatore Fuda e all’Avv. Carmelo Versace, i quali se pur dettagliatamente informati degli errori commessi nel redigere il Decreto, non ci hanno ritenuto meritevoli di alcuna risposta, evidenziando un modo singolare di interpretare il ruolo di amministratore pubblico.
Nomina dei comitati di gestione
Ma i nodi vengono prima o poi al pettine, e la risposta è arrivata lo stesso, ci ha pensato il Tar Calabria pronunciandosi definitivamente sul ricorso, accogliendolo in toto e annullando il Decreto del Sindaco Metropolitano di Reggio Calabria n. 17 del 21/09/2023, per la nomina dei Comitati di gestione. C’è da aggiungere, che i due amministratori, Fuda e Versace, avevano assunto una decisione sulle nomine, diametralmente opposta a quella che al penultimo rinnovo degli organi aveva assunto il Sindaco Avv. Giuseppe Falcomatà, il quale correttamente aveva attribuito un posto ad ogni associazione venatoria riconosciuta, come previsto dalla Legge regionale sulla caccia e che nel frattempo non è mai cambiata, applicando il principio della rappresentatività in ossequio al pluralismo partecipativo. Quindi stessa Legge due interpretazioni assolutamente diverse, tutto ciò che è accaduto nel periodo di assenza del Sindaco Falcomatà è assolutamente inammissibile.
Problemi gravissimi per la caccia
Adesso, in esecuzione a quanto previsto dalla sentenza, ci aspettiamo in tempi rapidi la costituzione dei nuovi due Comitati di gestione, atteso che quelli illegittimamente costituiti non possono più procedere. Questo in un periodo in cui il pianeta caccia è attraversato da problemi gravissimi, uno su tutti la PSA e l’emergenza cinghiali, e non ci si può più permettere stagioni di commissariamenti, come ad esempio l’ultima che è durata circa due anni, e che un giorno la scienza ci dirà il perché, vero dott. Salvatore Fuda? Prendiamo inoltre atto che la sua inadeguatezza al ruolo assegnatole con la delega sulla caccia è per noi talmente palpabile che auspichiamo un suo deciso e dignitoso passo indietro (ANUUMigratoristi-Arci Caccia-Enalcaccia-EPS-Italcaccia-Libera Caccia).