Come reso noto dalla Federcaccia del Piemonte, è stata pubblicata la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale sul ricorso della stessa associazione venatoria insieme ad altre sigle sulla razionalizzazione dei comitati di gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia e dei Comprensori Alpini. I punti esaminati sono stati tre e i giudici hanno dato ragione alla Federcaccia su quello relativo alla penalizzazione delle norme introdotte dall’assessore regionale Ferrero per quel che riguarda la riduzione della rappresentanza nei comitati.
In poche parole, l’associazione ha la percentuale più alta di cacciatori negli ambiti e nei comprensori, ma fino ad oggi era stata equiparata alle altre associazioni. Anche il Consiglio di Stato aveva chiesto la garanzia della rappresentatività in proporzione agli associati. Federcaccia era costretta a nominare un rappresentante sui tre concessi invece dei due che le spettavano, ora tutto è tornato come prima.
Nelle altre due questioni, invece, Federcaccia Piemonte non è riuscita a far valere le proprie ragioni. Nello specifico, il secondo punto riguardava l’impossibilità di nominare un agricoltore per rappresentare i cacciatori nel comitato di gestione e viceversa. Il terzo punto, infine, ha riguardato l’accorpamento dei comitati di ambiti e comprensori: il TAR ha ritenuto valide le motivazioni della Regione.