L’Ambito Territoriale di Caccia Biella 1 ha pubblicato un avviso sul proprio sito web per rendere noto il raggiungimento della soglia del 90% per quel che riguarda gli abbattimenti dei caprioli di sesso maschile nel distretto numero uno. Di conseguenza, l’obiettivo è stato raggiunto e l’attività venatoria deve essere considerata chiusa per il restante periodo. A fine giugno sono rimasti due caprioli maschi ed entrambi verranno assegnati nel prossimo turno.
Giusto un mese fa la provincia di Biella ha fatto parlare in ambito venatorio proprio per l’allarme ungulati. A fine maggio, infatti, non erano soltanto i cinghiali a destare preoccupazione, ma anche e soprattutto i 450 caprioli registrati in pianura: va precisato, comunque, che il totale calcolato rappresentava appena un terzo dei selvatici effettivi.
I numeri sono stati diffusi dal Comprensorio Alpino della provincia piemontese: si è stimato come nel Biellese ci fossero 2500 caprioli, molto probabilmente anche di più. Secondo quanto previsto dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, però, è possibile abbattere 350 capi in pianura e altri 230 in territorio montano, un totale che ha fatto più volte storcere il naso.