Reggio Emilia: ATC4 scoppia la polemica
Reggio Emilia: Mancata approvazione del bilancio Atc 4, il presidente Silvetti a ruota libera: “è una calata di barbari.” – “Il vecchio direttivo ha distorto con argomenti pretestuosi” ; “Come mai gli esterni stanno tutti col vecchio presidente?”
Per definire quanto accaduto ieri sera in occasione dell’assemblea di bilancio dell’ATC re 4 montagna, bastano poche parole “ la calata dei barbari”, questo per stigmatizzare la bocciatura del primo bilancio di previsione del vecchio/nuovo direttivo dell’ATC, abbiamo accostato il nuovo al vecchio in quanto vi è stata una variazione della legge che regola le date di presentazione dello stesso inglobando di fatto 2 periodi diversi in uno unico, obbligando l’ente ATC a presentare i bilanci dal 01/01 al 31/12 di ogni anno.
Nell’assemblea è stato sollevato la non correttezza di quanto presentato, asserendo che era redatto con dati falsi, cosa non corrispondente al vero in quanto ad oggi quanto riportato è presente nella casse della ATC.
Alcuni componenti del vecchio direttivo, intervenendo hanno distorto a loro vantaggio, argomentando fatti pretestuosi e non veritieri, di fatto ammaestrando “ gli esterni” per la bocciatura del bilancio.
Con grande rammarico dobbiamo prendere atto che coloro che per 15 anni hanno calpestato le REGOLE, amministrando la nostra ATC ad uso e consumo , basti ricordare che con oltre 3,5 milioni di euro di incassi, oggi l’ATC non è proprietaria nemmeno dei tavoli dell’ufficio, il confronto con altre realtà è impietoso.
Oggi gli stessi chiedono trasparenza e coinvolgimento dei soci, in particolare ci ha fatto sorridere il Sig. Farina che chiedeva alla politica di stare fuori dalla caccia, una predica da un pulpito che ha utilizzato la politica per risiedere anni all’interno del direttivo.
Ci fa sorridere , che in un periodo ove ovunque si parla di “FEDERALISMO”, noi montanari organizziamo lo spostamento in massa di persone “ amiche del vecchio direttivo”, cacciatori che da fuori regione vengono praticare l’arte venatoria da noi, con una caccia mordi e fuggi, facendo razzia della nostra fauna, senza apportare nessun beneficio al territorio.
Costoro erano presenti alla quasi totalità per VOTARE sotto l’occhio vigile del vecchio presidente, un voto unanime, negativo non dato sull’operato del nuovo direttivo troppo giovane da giudicare, ma dato politicamente per non perdere quei privilegi di cui godono nel nostro territorio.
C’è da chiedersi come mai pochi MONTANARI vogliano ancora Scaruffi ed invece gli esterni sono tutti con Lui, bella domanda? Emblematico il fatto che costoro siano esclusivamente “cinghialai” eppure il nuovo direttivo non ha modificato il REGOLAMENTO CINGHIALI e per ora non ha intenzione di farlo, possiamo assicurare che QUALSIASI eventuale modifica di OGNI tipo di caccia verrà sempre discussa con i cacciatori.
Ci va di concludere, ricordando a coloro che boicottano questo direttivo che senza Vetto, Castelnovo Collagna e altri che hanno dato la fiducia a Silvetti, il loro gioco non stà in piedi e che per vivere l’ATC h bisogno di tutti, per ultimo un pensiero rivolto ai montanari, non vorremmo che un giorno vi accorgeste di non essere più padroni a casa vostra e che all’alba del 2010 il comandante dell’ATC di Ligonchio o dell’alto Crinale fosse un Toscano o un Milanese, sarebbe un brutto risveglio.
Buon anno a tutti.
Il Presidente Ferruccio Silvetti
— COME RICEVUTO PUBBLICATO —