Tanto rumore per nulla dunque, quello fatto dal comitato promotore, che ha dato luogo a una risposta tiepida da parte della popolazione italiana, la quale ha dimostrato in questa occasione di comprendere appieno che con la natura non si gioca e che la gestione faunistica, con tutte le sue implicazioni, è un tema da trattare seriamente e con razionalità.
Le scriventi Associazioni venatorie riconosciute e il CNCN esprimono dunque la loro piena soddisfazione per questo risultato e continueranno a sostenere il ruolo positivo che la caccia, attraverso le Associazioni, gli ATC, i CA, gli Istituti privati e i cacciatori stessi, svolge a tutela del territorio, delle comunità locali e degli equilibri della natura e con rilevante apporto all’economia del Paese, attraverso innumerevoli iniziative su tutto il territorio nazionale.
Ricorda, inoltre, che l’esercizio venatorio costituisce, in primis per gli agricoltori e le pubbliche amministrazioni, un argine fondamentale e assolutamente insostituibile per prevenire danni alle colture, alle infrastrutture e concorre al controllo delle specie invasive, che rappresentano una minaccia per la biodiversità, gli habitat e gli stessi cittadini.
Il mondo venatorio, avendo come primo obiettivo quello legato alla tutela del territorio e della biodiversità, coglie questa occasione per ribadire l’apertura delle sue Associazioni al dialogo costruttivo con tutte le realtà istituzionali e le associazioni ambientaliste e agricole e tutti gli stakeholders a vario titolo interessati a ragionare su soluzioni condivise in merito alla gestione faunistica venatoria sostenibile.
Associazioni scriventi:
Federcaccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Arcicaccia, Associazione Nazionale Libera Caccia, Italcaccia, CNCN (Comitato Nazionale Caccia Natura).