L’esempio citato è proprio quello dell’associazione venatoria regionale. La presidenza di ACT dura cinque anni e, come sottolineato dal consigliere provinciale, è stata assunta da un dipendente provinciale inserito nel ruolo dirigenziale. L’incarico, però, non sarebbe stato trovato negli elenchi delle persone autorizzate dalla Giunta di Trento. Cia ha dunque intenzione di sapere se per questa presidenza sia necessaria l’autorizzazione della giunta stessa, prendendo spunto dalla deliberazione che regola questo ambito per quel che riguarda i dipendenti della Provincia Autonoma.
L’interrogazione ha come obiettivo l’ottenimento di una risposta ad altre due domande. Anzitutto, il consigliere provinciale vorrebbe capire se l’incarico può rappresentare un conflitto di interessi. Inoltre, l’altro quesito riguarda la verifica dell’impegno annuo superiore alle 65 ore per l’unità operativa a tempo pieno, come previsto per gli incarichi che durano più di tre anni. Si attende ora un riscontro da parte della Provincia e un chiarimento dell’associazione.