Il presidente Carlo Bravo ha rimarcato come sia necessario rispondere in modo compatto alla chiamata, visto che la minaccia che incombe sulla caccia è grave. In Piemonte si devono fare i conti con il possibile divieto del prelievo di 15 specie cacciabili e con l’eventuale chiusura dell’attività di domenica. C’è il timore che simili proibizioni possano riguardare altre regioni italiane, di conseguenza la partecipazione all’evento deve essere numerosa per dare prova di unità venatoria in un momento tanto difficile.
La scelta del venerdì come giornata della manifestazione è dettata dal fatto che quel giorno la Regione sarà aperta, motivo per cui si potrebbe sacrificare una giornata di lavoro per sostenere le tradizioni e i diritti. L’associazione lombarda sta organizzando tutti i pullman che andranno a Torino, quindi tutti gli interessati a partecipare sono invitati a rivolgersi ai responsabili di zona.