Gli iscritti dell’associazione hanno fatto pervenire una serie di istanze per interrompere le discriminazioni e le diffamazioni. Secondo l’ufficio stampa dei Cacciatori Lombardi, se si vivesse in un contesto civile in cui tutti si rispettano in maniera reciproca e possono esercitare la loro attività e passione, la questione non si porrebbe nemmeno.
Ora è giunto il momento di salvaguardare e tutelare il sacrosanto diritto di esistere, evitando che ci sia qualcuno che dia indicazioni o imponga le proprie. Intanto, ACL ha ricordato come siano aumentati i propri associati e le sezioni, nonostante una flessione generale del numero di cacciatori in tutta Italia.