In una lettera all’Assessore alle Risorse Agricole e Alimentari della Regione Sicilia, Elio D’Antrassi, l’Associazione Siciliana Caccia e Natura contesta e si dichiara contraria ad un Comitato Faunistico Venatorio Regionale “ristretto”, ovvero composto da poche, scelte, associazioni venatorie.
Casualmente siamo venuti a conoscenza della riesumazione del Comitato Faunistico ristretto con la seguente composizione: tre rappresentanti delle associazioni venatorie e altrettante ambientaliste.
Preg.mo Assessore, a scanso di banalissimi equivoci, vogliamo ricordarle che l’artt. 12 della legge 33/97 al primo comma recita testualmente:
1. Il Comitato regionale faunistico – venatorio è organo tecnico-consultivo dell’Assessorato regionale dell’agricoltura e delle foreste per l’applicazione della legislazione in materia di tutela della fauna selvatica e di prelievo venatorio.
Approfondendo la lettura dei restanti commi che compongono l’articolo 12, visto quanto dispone anche l’articolo 13 della medesima legge, ci sembra incontrovertibile che l’organo ufficiale deputato per discutere e dare pareri in materia venatoria, legittimato dalla legge 33/97, è il Comitato Regionale Faunistico Venatorio che, nella sua interezza, deve essere convocato per ogni necessità o pareri, anche se consultivi.
A tale scopo, vogliamo ribadire, ancora una volta, che la facoltà decisionale per quanto attiene ufficialmente l’attività venatoria, non possa essere avallata solamente dalle tre o forse quattro Associazioni Venatorie cui Lei ha rivolto l’invito.
In nome e per conto dei cacciatori siciliani che ci onoriamo di rappresentare, vista la normativa in materia venatoria e ritenendo doveroso il rispetto delle leggi, la preghiamo di evitare procedure che possano creare solo confusione.
Infine, le ricordiamo che le laceranti ferite riguardanti l’attuale stagione venatoria attendono ancora amorevoli cure.
Per questi motivi ci dissociamo totalmente da qualsiasi decisione o azione, la cui logica profonda ci sfugge anche se condivisa da qualche presidente di Associazione con speranze di personalissimi risultati, che riteniamo, in ogni caso, deleteria per la caccia ed i cacciatori siciliani.
Nell’attesa di leggere il suo decreto che autorizza di esercitare nelle aree SIC e ZPS un diritto che il cacciatore ha già profumatamente pagato, la preghiamo di gradire distinti saluti.
Il Presidente
Dott. Francesco Lo Cascio
Fonte: ASCN