A seguito della strage consumata in Norvegia sono state adottate, in ambito Europeo, nuove norme che regolamentano il movimento di armi per uso civile, caccia e tiro sportivo, nei territori dell’Unione Europea.
13 Ottobre 2011 – L’Unione Europea aveva infatti confermato la necessità di chiarire il più possibile il quadro normativo concernente l’esportazione e l’importazione delle armi destinate ad uso civile nell’ambito dell’Unione Europea.
A tal fine, il Parlamento Europeo ha adottato le nuove norme sulla base di un testo già concordato informalmente con il Consiglio Europeo; la volontà è quella di avere la maggior sicurezza possibile in modo che sia i cacciatori che i tiratori sportivi uscenti dall’Unione europea per determinati periodi non siano obbligati a sottoporsi a formalità inutili.
Per l’Unione Europea intorno al settore armiero è stato stimato un volume di affari di circa 670 milioni di euro relativamente alle esportazioni e di circa 220milioni di euro per quanto riguarda le importazioni.
Promotore del nuovo Regolamento Comunitario, ”Regolamento per l’attuazione dell’art.10 del Protocollo delle Nazioni Unite sulle armi da fuoco ad uso civile e sulle relative procedure di importazione ed esportazione”, è l’europarlamentare agrigentino, Salvatore Iacolino.
Commenta Iacolino sul regolamento: ”I fatti tragici della Norvegia avevano confermato la necessita’ di creare un quadro normativo chiaro in materia di esportazioni e importazioni per il settore delle armi ad uso civile nell’Ue, che rappresenta un comparto industriale di eccellenza in Europa e che coinvolge anche molti sportivi e appassionati”.
Il nuovo regolamento è stato approvato con 624 voti favorevoli, 17 contrari, solo due astensioni e da appunto applicazione al protocollo delle Nazioni Unite per le armi da fuoco al fine di contrastare sia la fabbricazione che il traffico illecito di armi tramite un più incisivo ed accurato controllo delle esportazioni di armi ad uso civile come lo sono i fucili da caccia e le armi per il tiro sportivo.
Secondo le nuove norme gli esportatori europei dovranno presentare agli Stati membri un’apposita autorizzazione per poter esportare armi da fuoco e munizionamenti in Paesi esterni all’UE.
Le Autorità locali avranno il compito di accertare che il Paese destinatario non sia contrario all’importazione o anche al solo transito del carico di armi e solo dopo potranno rilasciare l’autorizzazione. Per quanto riguarda invece i cacciatori ed i tiratori sportivi, saranno tenuti a giustificare il motivo del loro viaggio e qualora rientrino nell’area dell’Unione Europea entro 24 mesi non avranno bisogno di alcuna autorizzazione.
Sempre nell’ambito del nuovo regolamento europeo la lista delle armi per cui è necessaria l’autorizzazione verrà aggiornata dalla Commissione Europea che successivamente ne informerà sia il Parlamento che il Consiglio.
Infine nella nuova normativa non sono considerate le armi disattivate o antiche ed allo stesso modo le nuove norme non si applicano alle armi in uso alle Forze Armate ed alle Autorità Pubbliche degli Stati membri ne alle transazioni Stato-Stato.