CACCIA NELLA Z.P.S. LAGUNA DI VENEZIA: DOPO IL PROVVEDIMENTO QUANTO MAI INOPPORTUNO DEL 16 GENNAIO 2009, LA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO INFLIGGE UN NUOVO SCHIAFFO MORALE AI CACCIATORI DELLA LAGUNA DI VENEZIA.
Non sembrano aver termine le vessazioni legislative cui sono sottoposti i cacciatori della Laguna di Venezia. Dopo la mannaia abbattutasi sul loro capo sotto forma di decreto, quello relativo alle Z.P.S. a firma del mai rimpianto Ministro Pecoraro Scanio, dopo i proclami delle campagne elettorali e di tesseramento di alcuni politici che avevano promesso e mai mantenuto che il suddetto Decreto venisse modificato e che ancora tentano di ammaliare gli animi amareggiati e delusi da troppa demagogia mai supportata da fatti concreti,
dopo l’incredibile provvedimento discriminatorio datato 16 Gennaio 2009, la Giunta Regionale del Veneto ripresenta un provvedimento analogo a quanto disposto per il mese di Gennaio nella Stagione Venatoria precedente, finendo con l’infliggere un nuovo schiaffo morale ai cacciatori della Laguna di Venezia, che si sentono umiliati da una discriminazione palese. Dopo che con il DPGR n.279 del 29.12.2009 la stessa Giunta aveva stabilito che le due giornate di caccia nella ZPS Laguna di Venezia fossero quelle di sabato e domenica, con un curioso dietrofront, supportato da motivazioni ufficiali al limite del “tragicomico”(mentre quelle ufficiose sembrano chiare a molti), kasyna Palazzo Balbi produce un nuovo Decreto, il n.1 del 5.01.2010, che, sulla linea tracciata dal Decreto adottato un anno prima(n.12 del 16.01.2009), ancora una volta si contraddistingue per la palese disparità di trattamento operata nei confronti di cittadini che si trovano nella medesima situazione di diritto e di fatto. Infatti, il provvedimento in questione prevede differenti modalità di regolamentazione per quanto concerne l’individuazione delle giornate di caccia. Alle Aziende Faunistico-Venatorie, nelle quali fanno sfoggio delle loro abilità venatorie illustri esponenti del mondo politico e venatorio Veneto, è lasciata libertà di scegliere, settimana per settimana, le due giornate di caccia tra mercoledì e giovedì la prima, e tra sabato e domenica la seconda. Per il Territorio a caccia programmata, invece, la Giunta Regionale del Veneto, di imperio suddivide in macro aree la medesima ZPS, sulla quale anche le Aziende private insistono, ed individua per la Laguna Sud e per la Laguna di Caorle i giorni di Giovedì e Domenica, mentre per la Laguna Nord i giorni di Mercoledì e Sabato. Di fatto, ed in maniera palese, la Regione individua nella stessa situazione di diritto (Infatti sia Aziende private che A.T.C. sono ricomprese nella stessa Z.P.S.) due tipologie di cacciatore, trattate in maniera differente, e privilegia i cacciatori delle Aziende private, portatori di interessi, economici e di altra natura, assai rilevanti, concedendo loro la possibilità di scegliere, settimana per settimana, le giornate più favorevoli e con il minor disturbo, oltre a consentire loro di eludere la normativa delle due giornate con i risaputi piccoli stratagemmi.. La pari dignità sociale dei cittadini, la loro eguaglianza senza distinzione di condizioni personali e sociali sono Principi Fondamentali espressi dalla nostra Carta Costituzionale e su cui la Repubblica Italiana si fonda, principi che, con estremo rammarico, secondo l’Arcicaccia Federazione Provinciale di Venezia, non sembrano aver ispirato in questa occasione il Legislatore Regionale, che troppo spesso viene indicato come vicino ai cacciatori, soprattutto nei proclami delle campagne elettorali di alcuni esponenti della maggioranza, ma che nei fatti, fin troppo spesso, si dimostra tutt’altro che sensibile alle dinamiche del mondo venatorio.
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