Emanuele Bennati, numero uno della sezione regionale dell’Umbria di ArciCaccia, ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni nel corso di un incontro che si è tenuto a Perugia. A suo dire, la principale preoccupazione di questo momento è rappresentata dal futuro incerto che riguarda gli uomini e le donne della Polizia Provinciale perugina. Questa forza è fondamentale nella regione dell’Italia centrale, in quanto, come spiegato dallo stesso Bennati, è caratterizzata da una campagna piena di biodiversità: una campagna che è anche patrimonio dei cittadini umbri e della comunità nazionale e di quella internazionale che la visita.
Ecco perché servirebbe una maggiore tutela, in particolare con presidi di vigilanza qualificata. Il riferimento del presidente non può che andare dunque agli agenti della Polizia Provinciale, a cui sono stati riconosciuti i “miracoli” compiuti nel prevenire e nel reprimere i reati all’ambiente. ArciCaccia Umbria ha sottolineato inoltre il grande impegno profuso nella lotta al bracconaggio, nonostante i pochi mezzi a disposizione, un risultato raggiunto grazie alle competenze e alle professionalità maturate dai poliziotti perugini.
L’associazione ha chiesto espressamente alle istituzioni di raccogliere l’appello di questi lavoratori, in modo che siano impegnati nel lavoro che sanno fare meglio, nel pieno interesse del paese e della regione. D’altronde, il passaggio istituzionale dei poteri dalle province alle regioni richiede delle precisazioni urgenti a tal proposito: tra l’altro, non sono chiare nemmeno le funzioni del Corpo Forestale dello Stato nel passaggio che si sta rendendo necessario ai Carabinieri, di conseguenza servirebbero più interventi sull’argomento.
ArciCaccia ha poi ribadito la propria solidarietà e il sostegno a tutti i dipendenti che si occupano della tutela della ruralità nella regione. Che cosa rischiano in concreto i poliziotti provinciali? L’opera di semplificazione del Governo Renzi riguarda anche e soprattutto i corpi e i servizi di Polizia Provinciale, visto che il personale sarà costretto a passare nei ruoli degli enti locali per quel che riguarda lo svolgimento delle funzioni di polizia municipale.
L’obiettivo sarebbe quello di trovare un nuovo impiego agli agenti, con un completo assorbimento del personale e il divieto assoluto imposto agli enti locali di reclutare persone con qualsiasi tipo di contratto per svolgere i compiti assegnati alla polizia locale. Ai cittadini dovrebbe risultare più semplice capire di che tipo di divisa si tratta, ma le polemiche riguardano proprio le attività della Polizia Provinciale, un corpo che ha come antesignano quello dei guardiacaccia. Gli agenti svolgevano compiti di controllo della tutela ambientale ed ecologica, in primis il monitoraggio delle attività ittiche e venatorie, dunque non si vorrebbe perdere una risorsa così preziosa.