Un appuntamento fisso e soprattutto storico: domenica 13 marzo è in programma la festa della caccia e dei cacciatori dei Monti Prenestini, un evento che lega il circo ArciCaccia locale e i cittadini di Palestrina, in provincia di Roma. Il rapporto di collaborazione è molto stretto e proficuo, come ben testimoniato dalle feste come questa che vengono allestite a cadenza periodica. Tra l’altro, l’associazione ha rafforzato da tempo il proprio impegno nella difesa e nella salvaguardia del territorio provinciale, senza dimenticare la vigilanza ambientale e il contrasto dei fenomeni del bracconaggio. L’incontro conviviale organizzato fra tre giorni sarà utile proprio per sensibilizzare a questi temi.
I soci di ArciCaccia e i loro familiari si incontreranno alle 13 presso il Ristorante Montoni di Via Quadrelle, a Palestrina per l’appunto, per gustare i piatti dell’ottima cucina che sono già stati sfornati e sperimentati negli ultimi anni. Non mancherà il presidente del circolo laziale, Edoardo Tagliacozzo, oltre ai dirigenti del comitato e della stessa associazione. La giornata sarà caratterizzata da intrattenimento, sorprese e importanti premiazioni riservate ai cacciatori che più si sono distinti per la loro bravura e la correttezza.
Il territorio dei Monti Prenestini è ben conosciuto per la sua varietà ambientale e naturale. Si tratta di una catena piuttosto lunga, con una altezza media di 850 metri: gli animali selvatici sono frequenti e si possono citare, tra gli altri, i cinghiali, ma anche specie più rare, in primis l’ululone e il ramarro. Non mancano i rapaci come la poiana, lo sparviere e il gheppio. La caccia è piuttosto praticata e con risultati di qualità, di conseguenza si può immaginare quanto sia unita la comunità venatoria del luogo.
La Festa della Caccia sarà dunque all’insegna del tipico e lungo pranzo sociale: le edizioni passate hanno fatto parlare di loro in maniera positiva per la serenità, la fraternità e l’amicizia, elementi sempre ben presenti. Oltre alla cacciagione, il Ristorante Montoni è apprezzato per i suoi menù a base di pesce, piatti che la stessa ArciCaccia ha più volte auspicato di sperimentare.