VENEZIANO A WWF: PRIMA DEL 1967 FACEVA FEDE SERVIZIO MILITARE.
(DIRE) Roma, 27 set. – “Dispiace che si ci sia un uso strumentale delle vittime della caccia” ed “e’ falso dire che non c’e’ abilitazione all’uso delle armi” da parte dei cacciatori. Osvaldo Veneziano, presidente dell’Arcicaccia, risponde cosi’- all’agenzia Dire- alle dichiarazioni del Wwf. L’associazione del Panda ha infatti sostenuto che “oltre un terzo dei cacciatori italiani non ha mai sostenuto l’esame di abilitazione all’uso delle armi”. Veneziano tiene a sottolineare che “non e’ cosi'”. Il Wwf fa riferimento alla legge quadro 799 del 1967, prima della quale secondo gli ambientalisti “non c’era esame o valutazione”.
Per il presidente dell’Arcicaccia “e’ falso, perche’ prima di quella legge tutti gli italiani che effettuavano il servizio militare facevano addestramento all’uso delle armi”, e lo facevano maneggiando “fucili e mitra”, sparando “davvero”. Quindi “per la licenza di caccia bastava presentare il congedo militare”, che attestava la capacita’ dell’uso delle armi. “Per chi invece non prestava servizio militare- continua il presidente dell’Arcicaccia- occorreva l’iscrizione al tirassegno nazionale”. Veneziano dice “basta alle strumentalizzazioni”: in tema di attivita’ venatoria, piuttosto, si dovrebbero “cercare altre misure di sicurezza, come ad esempio un abbigliamento al alta visibilita’”. Si potrebbe, cioe’, “indossare gilet fluorescenti come quelli che bisogna obbligatoriamente tenere in auto”.
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