Arcicaccia Lazio invita l’assessore regionale alla caccia, Angela Birindelli, nuovamente coinvolta in indagini su favoritismi della Regione ad aziende agricole, a dimettersi autonomamente.
In attesa delle dimissioni formali del suo Presidente annunciate da due giorni e forse presentate ad horas, l’ass. Angela Birindelli (con delega alla caccia) è nuovamente indagata per presunti favoritismi nei confronti di aziende agricole “amiche”.
“L’abbiamo detto in tutte le salse in questi mesi, la furbizia non paga, il modus operandi, dell’assessore ci lasciava perplessi fin dal principio” ha affermato il presidente dell’ARCI Caccia di Roma, Andrea Severi, “Sono convintamente garantista e non intendo mettere alla gogna l’assessore Birindelli per gli scandali legati al watergate viterbese (per cui è già indagata da mesi..) e per l’indagine che da ieri interessa l’opinione pubblica in riferimento al vinitaly e le “presunte” pressioni fatte per favorire aziende agricole della Tuscia, però sono convinto che l’atteggiamento istituzionale assunto dall’assessore anche nella gestione della delega alla caccia e relativo calendario venatorio regionale sia sintomo di una inadeguatezza di fondo, forse figlia di inesperienza e arroganza malcelata, tutto questo mi convince di chiederle dimissioni spontanee a prescindere da quelle che dovrebbe dare la Presidente Polverini la quale peraltro sembrerebbe intenta a ridurre la giunta di quattro assessori prima di dare le sue.
Trame politiche e lotte intestine al PDL ma a noi non ci interessa. A noi interessa una guida autorevole e forte che consenta alle categorie impegnate sul fronte agricolo e venatorio di poter avere in Regione un rappresentante istituzionale che sia un interlocutore vero neanche lontanamente solcato da sospetti di scarsa trasparenza o peggio. Assessore si dimetta ci faccia il piacere”.
Arci Caccia Lazio