Giuliano Ezzelini Storti, presidente regionale di Arci Caccia Veneto, ha pubblicato una nota ufficiale per commentare il calendario venatorio relativo alla stagione 2017-2018. L’associazione ha atteso qualche giorno prima di uscire allo scoperto, sottolineando come il testo sia praticamente identico a quello dello scorso anno. Il giudizio della sezione regionale è tutto sommato positivo, con la novità dell’unificazione delle regole generali in ogni provincia che è stata molto apprezzata.
I cambiamenti sono stati evidenti, come ad esempio i tempi per prelevare l’allodola (con il carniere mantenuto invariato, 20 al giorno e 100 l’anno). Il 31 gennaio 2018 come termine della caccia al tordo sassello e alla cesena è stata valutata in maniera ugualmente positiva, anche se non mancano le ombre. La proposta di Arci Caccia Veneto in merito alle giornate di caccia alla selvaggina stanziale è stata bocciata.
Inoltre, la mancata pre-apertura al Colombaccio fa discutere più di tutte le altre ombre. Non sono tutti favorevoli all’anticipo, ma sarebbe stato utile alla maggior parte dei cacciatori veneti. Tra l’altro, la specie è in ottimo stato di conservazione e il numero complessivo di colombacci è davvero alto. L’appello di Ezzelini Storti è quello di non far diventare il calendario un “dogma” immutabile, ma un “work in progress”.