L’assemblea di Foligno
Si è svolta sabato 27 maggio 2023, a Foligno, l’assemblea congressuale di Arci Caccia Umbria. I delegati hanno confermato alla Presidenza Emanuele Bennati e alla Vice Presidenza Stefano Fontanella. Presente alla riunione il Vice Presidente Nazionale Bussolotti in rappresentanza di Arci Caccia Nazionale.
Il documento politico
Questo il documento Politico approvato dal Congresso Regionale di Arci Caccia Umbria:
Il Congresso esprime solidarietà e vicinanza alle popolazioni in Emilia Romagna per la straordinaria e grave calamità che le ha colpite. La NOSTRA ASSOCIAZIONE E’ Attiva fattivamente per dare un contributo economico da devolvere alle popolazioni colpite, questo evento oltre ad aver danneggiato i beni e le persone ha colpito significativamente anche il patrimonio faunistico. Siamo sempre stati e confermiamo la nostra scelta a favore della CACCIA SOCIALE, che deve rispettare un equilibrio tra prelievo e conservazione delle specie, condiviso dalla società civile e praticata da noi cacciatori con il dovuto rispetto dell’etica e delle normative vigenti. Coniugare le esigenze di conservazione delle specie al fine di ripristinare e riequilibrare un patrimonio faunistico che negli ultimi anni ha visto affermarsi alcune specie a scapito di altre. E’ in questo senso che respingiamo proposte come quelle che prevedono la realizzazione di grandi riserve venatorie a favore di pochi ma a danno di tutti.
Il ruolo degli ATC
Respingiamo inoltre la volontà del Ministro dell’agricoltura il quale strumentalmente sull’altare del risparmio nega di far parte nel comitato tecnico nazionale della FAUNA SELVATICA la presenza di tutte le associazioni venatorie riconosciute dalla L 157, tentativo questo di escludere di fatto la nostra associazione che si batte per la caccia sociale. Ridefinire Ruolo degli ATC previsto dalla Legge 157 e dei cacciatori per diventare il motore della conservazione e della gestione delle specie selvatiche contribuendo a costruire un nuovo rapporto con la società e ridare un ruolo fondamentale al Cacciatore. Saremo a pieno titolo ambientalisti se il nostro pensiero non sarà solo Egoisticamente il carniere di oggi, ma l’ambiente, la vita, il clima, il pianeta del futuro.
La questione cinofilia
Piccola selvaggina, proporre un progetto per la gestione della piccola selvaggina nei territori marginali, sfruttando le risorse ricomprese nei CSR con un modello gestionale volto alla conservazione della biodiversità, passando attraverso la costante eliminazione delle sostanze nocive utilizzate in agricoltura a favore dei miglioramenti ambientali. CINOFILIA come attività essenziale per inserirsi nella società e far conoscere un mondo ancora troppo lontano, legato ad una corretta informazione e formazione a tutti i livelli per radicare e garantire un futuro al Cacciatore fatto di soddisfazioni, non solo nel carniere ma anche come paladino del territorio. Il congresso in riferimento alla dibattuta DGR 95 sulla questione del limite dei capi.. ha chiare le idee da rivedere a partire dal fatto che i centri di raccolta e di lavorazione devono essere in capo alla Regione e che tutti i soggetti coinvolti possano essere un ingranaggio utile al corretto funzionamento della stessa (fonte: Arci Caccia).