Arci Caccia Umbria: per la caccia al cinghiale, “inserire la girata e rimuovere inutili esclusività”.
Le proposte dell’Arci Caccia intervengono anche sulla caccia al cinghiale effettuata in forma individuale. In questo caso per l’Arci Caccia dell’Umbria può essere effettuata solo all’aspetto, con canna rigata munita di ottica di puntamento ed esclusivamente nel territorio a caccia programmata non settorializzato. Misure particolare sono previste per l’utilizzo dell’arco. L’Arci Caccia dell’Umbria ha richiesto la possibilità che gli Atc possano avere un margine di flessibilità rispetto alla perentorietà del numero minino di partecipanti (venti) ai gruppi della caccia in braccata poiché la diminuzione del numero dei cacciatori ed il conseguente calo degli interventi in braccata potrebbe determinare problematiche di carattere gestionale. Di contro l’accorpamento di due o più squadre determinerebbe un notevole aumento di terreno assegnato penalizzando di fatto la gestione.
L’Arci Caccia ha avanzato pure una rimodulazione dei punteggi da assegnare alle squadre che operano in braccata tali da evidenziare la qualità degli interventi anche ai fini di una valorizzazione nell’assegnazione di gruppi di settori. Infine per l’Arci Caccia dell’Umbria appare eccessivamente limitante la previsione del calendario venatorio che prevede l’esclusività nella giornata venatoria per la caccia al cinghiale con particolare riferimento alla caccia in forma singola che come tutti sanno è da considerarsi “caccia crepuscolare”.
21 marzo 2014
Arci Caccia