Come Associazione siamo consapevoli che il problema della espansione del cinghiale è un problema che va affrontato con la giusta attenzione in quanto, come ho già avuto modo dirle fallire sulla gestione del cinghiale significa decretare il fallimento della caccia sociale e pubblica. Il nostro dovere di Associazione e quello di difendere gli interessi di tutti i cacciatori, cosa che negli ultimi anni è venuta meno con i cacciatori tradizionali, ovvero i seguaci della fauna stanziale, che sono stati abbandonati a se stessi in quanto la discussione è sempre stata monopolizzata dalla caccia al cinghiale e dalle sue problematiche: Il nostro ruolo ci impone di tornare a dare voce anche a loro, in quanto rappresentano più della metà dei cacciatori Umbri e da troppo tempo aspettano risposte da parte nostra e da parte delle Istituzioni.
Ricostruire un patrimonio faunistico messo in crisi da molteplici problematiche oltre all’interesse diretto del mondo venatorio deve essere un obbiettivo di tutti, in quanto simbolo di ricchezza delle nostre campagne. Con la presente siamo chiederle di convocare una consulta faunistica specifica dove per una volta si possa portare al centro dell’attenzione le problematiche della piccola selvaggina stanziale e l’attuazione del nuovo Piano Faunistico Regionale, in quanto non ci possiamo più permettere ulteriori rinvii, in quanto la mancanza di una strategia regionale e la scarsa attenzione posta al problema, hanno portato negli ultimi anni alla rarefazione delle specie stanziali. Inoltre con la presente sono a richiederle un’appuntamento al fine di poter condividere obbiettivi e strategie future. Certo che prenderà in considerazione la nostra richiesta, le porgo a nome mio e di tutta l’Associazione i migliori auguri di Buon Lavoro (Il Presidente Regionale Arci Caccia Umbria Bennati Emanuele).