La decisione del Consiglio di Stato di riformare parte del calendario venatorio toscano per quel che riguarda la stagione 2018-2019 ha fatto inevitabilmente reagire le associazioni venatorie regionali. In particolare, Arci Caccia Toscana ha diffuso in queste ore un comunicato con un appello accorato. Ecco cosa si legge nella nota: “Nella giornata di oggi, purtroppo, è arrivata la conferma, da parte della Regione, della sospensione anticipata, da parte del Consiglio di Stato, della caccia ad alcune specie.
Confidiamo che la Regione si attivi in maniera tempestiva per mitigare il più possibile gli effetti di questa sospensiva e, soprattutto, cominci già da ora a pensare a possibili soluzioni da mettere in campo per salvaguardare il prossimo Calendario Venatorio. La nostra Associazione ripone piena fiducia nella buona volontà della politica, anche a livello nazionale, e nelle capacità dei tecnici, per questo restiamo in attesa di buone notizie sia per la stagione in corso che per quelle future.
Certo, tutto sarebbe stato più semplice se si fosse evitato, ai tempi della famosa legge comunitaria, di mettere le mani sui tempi stabiliti dalla 157/92. Ma qualcuno aveva promesso, purtroppo, la caccia a febbraio, e poi doveva fare le tessere”.