La notizia dell’approvazione, da parte della Commissione Agricoltura del Senato, di alcuni emendamenti alla finanziaria che di fatto proibiscono la vendita di carni di selvaggina provenienti da prelievo venatorio, ci ha lasciati senza parole. Dopo anni di campagne di sensibilizzazione, studi, convegni, spese per la creazione dei centri di sosta e la formazione dei cacciatori adesso sarebbe tutto finito? Se è uno scherzo non è divertente.
Ci appelliamo al Ministro Bellanova, ai componenti della Commissione Agricoltura e a tutte le forze politiche perché questi emendamenti, frutto di un furore ideologico animalista privo di qualunque senso, non si tramutino in una legge che trasformerebbe la carne di selvaggina da preziosa risorsa, controllata a livello sanitario e venduta in modo legale, in un enorme problema, impossibile da gestire. Una beffa per i tanti italiani che amano consumarla, visto che come succede per tante altre materie prime, siamo costretti ad importarla dall’estero, questa volta non per mancanza di offerta ma per eccessiva burocrazia.