Continua il botta e risposta tra Federcaccia Toscana e Arci Caccia che ponendo fine alla discussione afferma “A noi interessa la caccia e la verità, non il rimpallo!”
Non ci interessa il gioco al rimpallo tantomeno con chi, e ci riferiamo al presidente della Federcaccia Toscana, “ha orecchie per non sentire”. Pertanto anche per noi finisce qui.
Tuttavia ci rammarica molto l’essere accusati di “sofismo” a fronte di un’elencazione precisa e circostanziata di fatti accaduti, alla quale si preferisce rispondere, perché più conveniente, con il più scontato armamentario ideologico nel disegnare il profilo dell’Arcicaccia e dei suoi gruppi dirigenti. Ma tant’è!
Confidiamo molto, però, nel senso pratico di quei cacciatori che, avendo seguito il dibattito, e avendoli noi messi nelle condizioni di conoscere la documentazione che il più delle volte viene occultata, avranno certamente colto il nesso tra pensiero ed azione.
Il dibattito, ormai alle nostre spalle, ci fa tornare alla mente l’aforisma di un acuto anonimo che sentenziò: “corretto e trasparente è colui che cambia opinione adattandola alla verità.
Molto meno colui che cambia la verità adattandola al proprio pensiero”. Amen
Fonte: Arci Caccia