La presa di posizione dell’associazione venatoria è netta: “Come cacciatori non possiamo che accogliere con sollievo il rallentamento del vegetarianesimo, ma non possiamo che chiederci: c’è carne più buona e sana di quella di selvaggina?”. L’inchiesta del CorSera a cui si sta facendo riferimento è quella dell’inserto Cook, il quale affronta tematiche legate all’enogastronomia, come si intuisce chiaramente dal nome. Il titolo del pezzo è “I neo carnivori: chi mangia tutto senza ignorare l’etica”.
Come si può leggere in uno dei passaggi dell’articolo: “In un’epoca in cui le diete hanno sempre più successo, crescono nel mondo produttori, chef e macellai che rivendicano la scelta onnivora condividendo, però, con i vegetariani il diritto degli animali a una vita più sana possibile. La strada praticata? Ridurre il consumo di proteine, interrogarsi sulla provenienza di ciò che si compra e non sprecare mai nulla”. La carne di selvaggina, etica e responsabile, possiede tutti questi requisiti.