L’accusa rivolta alla Terza Commissione della Regione Abruzzo è dunque molto precisa, visto che sono mesi che si rinvia l’approvazione del testo. L’iter era cominciato con le richieste dei sindaci del Chietino, pronti ad emettere ordinanze per l’abbattimento massiccio dei selvatici arrivati entro il centro urbano e la costa. Subito dopo è arrivata una proposta condivisa per riaprire la caccia a squadre nei territori regionali in cui è accertato l’allarme sociale.
Come sottolineato da Arci Caccia Teramo, il regolamento attuale ha paradossalmente bloccato per tre anni il prelievo venatorio in squadra, ora però la politica continua a scontrarsi anche su un problema tanto urgente. Inoltre, Sordini ha lamentato come cacciatori, agricoltori e sindaci stiano semplicemente a guardare. La speranza è che prevalga il buon senso e che l’approvazione finale arrivi quanto prima, altrimenti si continuerà a pagare i danni e a piangere i morti.